Nuova disciplina del traffico mercantile nel porto di Livorno
Mantenere e consolidare le linee di traffico mercantile delle grandi navi, coniugando sicurezza, crescita, competitività, sviluppo e capacità di attrazione del porto. Questi i principali obiettivi della nuova regolamentazione portuale illustrata oggi, 13 febbraio, in una conferenza stampa dall’Ammiraglio Giuseppe Tarzia, Direttore marittimo della Toscana e Comandante della Capitaneria di porto di Livorno.
Davanti ai giornalisti delle più importanti testate locali e regionali e alle numerose autorità invitate per l’occasione, insieme ai maggiori rappresentanti del cluster marittimo e delle categorie produttive, l’Ammiraglio ha presentato le novità che saranno oggetto di un’ordinanza che detta le nuove condizioni per l’ingresso, l’uscita e la manovra delle grandi navi portacontainer e car carrier in Darsena Toscana e nel Canale Industriale.
In particolare, dopo un periodo di attenta sperimentazione, cominciata lo scorso anno con l’ingresso in porto delle grosse navi portacontainer, ed un lavoro di squadra che si è espresso anche attraverso riunioni ad un tavolo permanente coordinato dalla Capitaneria di porto livornese, partecipato da tutti gli attori interessati, in primis i servizi tecnico nautici del porto (piloti, rimorchiatori, ormeggiatori), sono stati determinati i parametri che definiscono limiti e prescrizioni di movimentazione delle unità navali. Condizioni che è stato possibile “alleggerire” grazie ai lavori di dragaggio dell’imboccatura sud che hanno portato il fondale a -15 metri e del canale di accesso alla Darsena toscana a -13 metri e per un’ampiezza fino a 90 metri. Tali fattori consentono una maggiore tolleranza sull’incidenza del vento e un diverso, più contenuto uso dei rimorchiatori. La disposizione della Capitaneria che sarà emanata a breve, dopo il definitivo completamento degli interventi infrastrutturali disposti dall’Autorità di Sistema Portuale del mar tirreno settentrionale è destinata quindi ad avere importanti e positive ricadute sul traffico marittimo del porto di Livorno e conseguentemente sull’economia locale e sull’occupazione.
Fonte: Capitaneria di porto di Livorno - Ufficio Comunicazione