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Carcere di Livorno, Corleone: "Situazione inaccettabile"

La situazione nel carcere di Livorno è “inaccettabile” e i problemi riscontrati già nella scorsa visita non hanno ancora trovato una soluzione. E’ questo il giudizio del Garante regionale dei diritti dei detenuti, Franco Corleone, al termine della visita di oggi,  mercoledì 7 febbraio, alla casa circondariale livornese. La struttura attualmente ospita 238 detenuti,  di cui 128 in alta sicurezza e gli altri in regime di media sicurezza.
Numerose, secondo Corleone, le criticità del carcere, e tali da impedire una condizione di vita accettabile. Innanzitutto, per quanto riguarda l’alta sicurezza, l’accordo con il dipartimento di amministrazione penitenziaria prevede che ogni cella ospiti due detenuti, mentre attualmente le persone per cella sono tre, con grossi problemi di convivenza vista la lunga durata delle pene e il fatto che molti degli ospiti studiano. Secondo problema, le cucine, costruite due anni fa e mai collaudate né messe in funzione perché è stato commesso un errore di costruzione, per rimediare il quale non è stata individuata alcuna soluzione. Anche le docce nel reparto giallo sono state chiuse e transennate da alcuni mesi per problemi strutturali e i detenuti devono andare a fare la doccia in un altro reparto. Ancora, gli alloggi di servizio per la polizia penitenziaria sono vuoti e inutilizzabili perché pericolanti. Per il Garante si tratta di ferite aperte in una struttura afflitta da gravi problemi che turbano profondamente la vita quotidiana di chi vi è ospitato. A queste criticità, infine, si aggiunge il fatto che sotto la direzione livornese c’è anche Gorgona, carcere che ospita quasi 100 detenuti e che non ha ad oggi un progetto, per cui nessun detenuto lavora. Corleone ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà il provveditore per affrontare la questione.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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