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Sam Amidon e i Guano Padano in concerto a Firenze

Rolling Stone lo ha paragonato a Nick Drake e The Guardian ha elogiato il nuovo album The following mountain – che include collaborazioni con mostri sacri come Milford Graves, Shahzad Ismaily (Lou Reed, Tom Waits) e Juma Sultan (Jimi Hendrix) – , indicandolo come un “coraggioso, nuovo percorso del folk”: è Sam Amidon e sabato 10 febbraio, ore 21.15, incontrerà per la prima volta sul palco della Sala Vanni il power folk dei Guano Padano.

Non un semplice opening, ma una vera e propria fusione di intenti. I Guano Padano saranno infatti la speciale backing band che accompagnerà il cantautore e polistrumentista americano sul palco fiorentino: un viaggio attraverso il quale la pianura padana, straordinariamente al confine con il New Mexico, incontra il Vermont, disegnando nuovi orizzonti per il folk contemporaneo.

Registrato tra Brooklyn e Londra e prodotto da Shahzad Ismaily con Leo Abrahams (produttore per Brian Eno e Paul Simon, tra gli altri), The following mountain è uscito lo scorso maggio per l’etichetta statunitense Nonesuch ed è un piccolo capolavoro: “La produzione più jazz-forward del cantautore, nata da una jam session con un’élite di musicisti, decostruita con naturalezza” secondo Pitchfork.
Ma Amidon non si ferma qui. È dei giorni scorsi, infatti, la notizia della collaborazione con i producer berlinesi Mouse On Mars per il loro nuovo album Dimensional people, in uscita ad aprile 2018, con un cast stellare che include anche Bon Iver, Aaron e Bryce Dessner (The National) e Zach Condon (Beirut).

La musica dei Guano Padano è stata definita da Joey Burns dei Calexico “la colonna sonora ideale di un film girato a sei mani da Sergio Leone, Jim Jarmusch e Sofia Coppola”. Il trio, composto da Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra (PJ Harvey, Vinicio Capossela), Zeno De Rossi alla batteria (Vinicio Capossela) e Danilo Gallo al basso, in circa dieci anni di attività ha entusiasmato pubblico e critica, tra atmosfere spaghetti western, americana folk e jazz trasversale, collezionando collaborazioni con un’eclettica gamma di artisti internazionali e italiani: da Gary Lucas a Chris Speed, da Marc Ribot a Mike Patton, da Bobby Solo a Ted Reichman, passando per Alessandro Alessandroni (il leggendario fischiatore delle indimenticabili colonne sonore di Ennio Morricone).

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Fonte: ufficio stampa

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