La lotta al bullismo ancora sul palco: Sergio Forconi ospite per 'Muro, la storia di Lisa'
Venerdì 09 Febbraio 2018 alle ore 21,30, al Teatro Ridotto del Popolo di Castelfiorentino,torna in scena lo spettacolo “Muro, la storia di Lisa” dopo l’esito molto positivodimostrato nei mesi precedenti nell’interland Empolese. In questa occasione lo spettacolo sarà impreziosito dalla proiezione del cortometraggio “I fischi dell’arbitro” con la regia di Franco Lanzilli e Donatella Mariani con protagonista l’attore Sergio Forconi. Il corto farà da introduzione allo spettacolo, rafforzando ciò che già ha un impatto elevato come la rappresentazione dal vivo di atti di bullismo, non semplicemente raccontati, ma portati a nudo e resi vivi, quindi fruibili.
A fine serata, insieme a Isabella e Silvia, saliranno sul palco anche l’attore Sergio Forconi e lo psicologo Simone Pesci del centro Kromos di Firenze, per una piccola riflessione su quanto visto durante la serata. Una riflessione che chiude la serata ma lascia aperta la sensazione vissuta, e la percezione che un’azione su questo fenomeno sia possibile. Forse no risolutiva, ma possibile si.
La piece teatrale è l’inizio di un progetto che parte da una storia vera e si sviluppa in proposte di laboratori nelle scuole con l’ausilio di specialisti psicologi della Kronos, Firenze.
Isabella: "Lo spettacolo è rivolto a un pubblico molto vario, perché chi non ha avuto anche solo una volta avuto un incotro ravvicinato con questo fenomeno? Genitori, insegnanti, ragazzi dai 5 ai 18 anni, istituzioni e perché no? Nonni che ogni giorno sempre più, state vicino ai vostri nipotini. Vi invitiamo a riflettere con noi!"
“Muro la storia di Lisa” è una vicenda reale di bullismo, che ha toccato nel profondo la persona che l’ha subita ma anche i familiari, la scuola e, seppur in modo opposto e contrario, anche chi ha inferto le umiliazioni. Questo è l’input che ha dato vita allo spettacolo. Un racconto semplice, intenso, a tratti crudo come la realtà esige.
Isabella Vezzosi, autrice del testo, insieme a Silvia Rabiti, curatrice dell’adattamento e regista, porteranno in scena personalmente la storia di Lisa. In una stanza semplice, fra giochi e libri, un tavolo a indicare una ipotetica cattedra, il racconto prenderà vita. Insieme a loro, per l’anteprima nazionale, con la presenza straordinaria dell’attrice Elda Alvigini, madrina del progetto e voce narrante durante uno spaccato video che sarà proiettato durante lo spettacolo, la favola del Muro Arcobaleno.
Il progetto “Muro, la storia di Lisa”, curato da Silvia Rabiti, è ampio e articolato. Lo spettacolo teatrale è rivolto principalmente agli studenti, ma sarà proposto anche agli adulti con rappresentazioni serali. Gli spettacoli, in ambito scolastico, saranno seguiti da dibattiti e riunioni coordinati con docenti, psicologi, operatori,studenti e genitori. Il progetto include, inoltre, a medio-lungo termine, la realizzazione di corti cinematografici che confluiranno poi in un lungometraggio distribuito per sensibilizzare sulle tematiche del bullismo.
All’interno dello spettacolo c’è la favola del Muro Arcobaleno scritta da Isabella Vezzosi e adesso diventata un libro con il nome “Lisa e il Muro Arcobaleno” con le illustrazioni curate da Denise Damanti e la revisione di Silvia Rabiti.
Il libro si presenta molto semplice sia per chi non sa ancora leggere che per i bambini che si approcciano alle prime letture, le immagini di per sé hanno già il potere di far capire ai più piccoli cosa succede a Lisa e questo permetterà a tutti di poter entrare a far parte del suo mondo insieme al suo amico immaginario Muro Arcobaleno. Tutto questo è arricchito con dei giochi sul finale che permettono di far interagire anche più bambini insieme.
Il progetto sul bullismo curato dall’Associazione Culturale “Punti di Vista”, ha l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare ragazzi, genitori e docenti a questa tematica, non tramite una semplice discussione passiva, ma attraverso un percorso che faccia comprendere le dinamiche e che renda attivi nel risolvere alcune situazioni potenzialmente dannose, limitando il senso di impotenza che spesso permea anche le stesse autorità scolastiche.
Fonte: Ufficio Stampa