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Geographical Profiling: quando l'ambiente incastra il criminale

Il profilo geografico si inserisce nel più ampio ambito del Criminal Profiling. Nello specifico, si tratta di una tecnica di Intelligence operativa di supporto all'investigazione, che ha come obiettivo quello di localizzare la probabile area di residenza, o “base operativa”, di un autore ignoto di reato, il tutto attraverso un’analisi geografica dei luoghi interessati da un crimine seriale. Si tratta di una procedura che prende in considerazione il comportamento del criminale con riferimento ai luoghi in cui mette in atto i propri crimini ed alle relazioni spaziali che esistono tra questi luoghi.

L’analisi del posto correlato al crimine (per esempio dove attore e vittima si sono incontrati, il luogo dell’aggressione, l’area in cui è stato collocato il cadavere) può fornire importanti elementi per ricostruire la personalità del criminale ed eventualmente il suo modus operandi. Il geographical profiling struttura la propria metodologia sull'assunto ben noto alle scienze sociali, secondo il quale l’ambiente ha un ruolo determinante nel condizionamento del comportamento umano. Gli studi di geographical profiling pongono in evidenza che circa l’80% dei criminali espleta la propria attività predatoria nell'area di stanziamento (home base area), mentre la percentuale inferiore opera al di fuori.

La definizione di tale area è determinata dallo spazio compreso in una circonferenza il cui diametro è caratterizzato dalla distanza tra i due punti più lontani dove stati commessi i crimini che si ritiene siano stati commessi dall'identico soggetto. Tendenzialmente si è indotti a ipotizzare che il criminale, con l’aumentare della propria esperienza, aumenti via via la propria area di predazione. Uno studio fatto sul comportamento geografico di 45 stupratori seriali, arrivò a distinguere il criminale in due tipologie fondamentali: i residenti ed i pendolari. Nel primo caso troviamo l’offender geograficamente stabile, i crimini vengono commessi all'interno di un’area delimitata, egli opera all'interno del suo spazio di consapevolezza ed ha un punto di ancoraggio attorno al quale costituisce la sua attività criminale. Nel secondo caso, invece, troviamo l’offender geograficamente mobile, i crimini vengono commessi su aree molto vaste e fuori dalla sua area di residenza e consapevolezza.

Se volete approfondire l’argomento, sintonizzatevi dalle 16 su Radio Lady, che per l’occasione si trasformerà in Radio Criminale, vi aspetto!

Giulia Meozzi

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