Barberino e Tavarnelle, l'arte ricongiunge i due Comuni ancora divisi
Le linee spesse ed essenziali di Mondrian sintetizzano la complessità dei collegamenti e delle gerarchie stradali. Il Futurismo di Dal Monte realizza l’idea dei collegamenti virtuali e reali come il nuovo servizio social car proposto per agevolare gli spostamenti degli anziani e dei giovani tra le frazioni e le aree più decentrate. L’impressionismo e l'arte dei Macchiaioli delineano il futuro agricolo di un territorio che non vuole essere associato solo a olio e vino ma alle esprimere le potenzialità del bosco. Tre nuove vision ispirate alle correnti artistiche e ai grandi protagonisti della pittura del Novecento.
Gli studenti di architettura, iscritti al Laboratorio Regional Design, con il loro sguardo creativo, innovativo, tecnologico e rivolto alla contemporaneità, hanno provato a disegnare e interpretare il futuro della Valdipesa e della Valdelsa partendo dalla storia di due fratelli separati alla nascita che adesso si ritrovano e si preparano alla riunificazione. Barberino e Tavarnelle erano un unico comune e lo sono stati per cento anni fino a quando alla fine dell’Ottocento, con la scissione istituzionale, le amministrazioni comunali iniziarono a percorrere due strade diverse.
Con il loro progetto Nati.Uniti. Lorenzo Roselli, Sara Maggi e Michela Vigni gli studenti hanno elaborato una nuova Spatial Planning ispirati dalla volontà di tendere verso una visione condivisa del territorio. I ragazzi hanno seguito un seminario tematico (e hanno ottenuto crediti formativi) lavorando sull’esperienza reale dell’ipotesi del percorso di fusione che è appena iniziato e degli scenari e delle strategie territoriali che emergono dai territori di Barberino e Tavarnelle. Le proposte degli studenti hanno attuato di fatto una pianificazione di area vasta in un’ottica integrata fra realtà contigue e interdipendenti, con l’obiettivo di creare di una vision di lungo periodo.
“I ragazzi – dicono i sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli - hanno elaborato un’idea comune capace di conciliare le esigenze di sviluppo che intercettano il settore produttivo, la tutela e la valorizzazione delle risorse identitarie e culturali. Ci troviamo in un momento di svolta del nostro percorso. I comuni hanno intrapreso un progetto di pianificazione intercomunale, con il finanziamento della Regione Toscana, finalizzato a definire uno strumento di pianificazione strutturale intercomunale. La riflessione degli studenti offre un importante contributo alla costruzione visiva degli scenari attuali e futuri che interessano due aree contigue e integrate sia dal punto di vista territoriale che funzionale”.
Gli studenti hanno lavorato sul tema della pianificazione e hanno creato una visione nuova attraverso l’utilizzo pittorico e concettuale di alcuni esponenti legati a movimenti artistici a cavallo tra Ottocento e Novecento. “Il lavoro si articola su tre diverse ambiti analitici - spiegano Lorenzo Roselli, Sara Maggi e Michela Vigni - il primo è quello delle infrastrutture, abbiamo individuato un filo diretto tra il tableau di Mondrian e i collegamenti stradali nel Chianti, con le sue linee essenziali Mondrian ci ha aiutato a elaborare una trasposizione spaziale che rappresentasse le strade in base alla loro gerarchia, privandole del contesto paesaggistico, le linee di Mondrian semplificano e sintetizzano la complessità delle relazioni nel settore delle infrastrutture.
Per rappresentare i servizi al cittadino abbiamo scelto il Futurismo, il Motociclista di Mario Guido dal Monte offre una visione dinamica del cittadino che si sposta tra i territori e rappresenta la nostra proposta di un progetto per il futuro del comune unico senza barriere, un network informatico che permetta il collegamento telematico, con la creazione di una piattaforma istituzionale, tra le scuole, i servizi socio-sanitari, le aziende, le attività economiche. Le campionature di colore sono ispirate all’Impressionismo francese e ai Macchiaioli, il “Lavoro in campagna” di Ludovico Tommasi sostiene il nostro planning teso a valorizzare le risorse derivate al bosco, i percorsi enogastronomici, il turismo slow destinato a mettere in rilievo l’identità culturale e la qualità dell’accoglienza e la tipicità agricole che sono peculiarità della storia millenaria e della vocazione rurale del Chianti”.
Nell’ambito dell’Unione comunale Tavarnelle e Barberino hanno un percorso sull’ipotesi di fusione per la quale è stata già prevista una consultazione pubblica mediante referendum nel corso del 2018. Il progetto che tende a riunificare i due comuni è l’esito di un percorso ultra decennale: nel 2005 Barberino e Tavarnelle sono tra i primi comuni in Toscana ad attivare un accordo per la gestione associata dei servizi. Nel 2010 viene istituita l’Unione comunale del Chianti fiorentino che accoglierà nel 2012 l’ingresso di San Casciano e nel 2015 quello di Greve in Chianti diventando di fatto un ente a 4.