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Consiglio regionale, continua il dibattito: si parla di ambiente e sanità

Nuova seduta del Consiglio Regionale della Toscana oggi, mercoledì 31 gennaio 2018, su diversi temi. Già ieri si è dibattuto su molte tematiche, andiamo a scoprire di cosa si è discusso al Palazzo del Pegaso.

Ambiente: Arpat, mozione chiede rilancio

Approvata in aula la mozione che chiede al governo regionale di recepire la riforma nazionale delle agenzie ambientali, stabilendo ruoli e compiti di Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) quale ente pubblico dotato di personalità giuridica. L’atto, presentato da Sì Toscana a Sinistra, impegna la Giunta regionale anche a garantire risorse umane e finanziarie ad Arpat per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente in un quadro di sviluppo sostenibile della Toscana.

Ad illustrare la mozione il consigliere Tommaso Fattori. In primo piano la recente inchiesta su alcune imprese dell’area livornese per traffico di rifiuti e truffa ai danni della Regione Toscana, in un quadro sempre più preoccupante dell’illegalità in campo ambientale in Toscana. Ricordato il fondamentale contributo di Arpat nel fornire supporto tecnico scientifico alle indagini, si conferma in ogni caso la necessità di potenziare il sistema dei controlli ambientali nel territorio regionale.

Secondo la mozione la Regione Toscana deve fare la sua parte perché siano garantite le condizioni essenziali di un sistema industriale sano, nel quale rientrano naturalmente la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. A più di un anno dall’entrata in vigore della legge nazionale “Istituzione del sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale” (l.132/2016), la Regione ancora non ne ha recepito le disposizioni. Arpat, coerentemente con quelle previsioni di legge, deve essere potenziata per garantire competenze, attività e funzioni come persona giuridica di diritto pubblico dotata di autonomia tecnico scientifica, amministrativa e contabile.

Inoltre, come ricordato da Fattori, negli anni 2010-2016 Arpat ha visto diminuire i finanziamenti regionali del 15 per cento (da oltre 55 milioni a una cifra inferiore a 47 milioni); il personale del 14 per cento (da 771 a 669 unità); le risorse per la formazione e l’aggiornamento del personale e gli investimenti per il rinnovo della strumentazione.

A favore della mozione e della necessità di rafforzare il ruolo dell’Agenzia regionale si è espresso il consigliere Francesco Gazzetti. Si conferma la soddisfazione comune per il lavoro di Arpat considerato importante per la comunità regionale, così come la terzietà, capacità e qualità dell’opera prestata dall’Agenzia.

Fattori e Sarti (Sì): "Approvata mozione di potenziamento Arpat

"La Regione Toscana ha lasciato scadere i sei mesi di tempo che aveva per recepire la legge nazionale sulla riorganizzazione del sistema nazionale di protezione ambientale. Nel frattempo, inchieste come quella della Procura di Firenze sui rifiuti dimostrano l'urgenza di potenziare e non di indebolire Arpat". Lo affermano i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti, commentando la mozione approvata dal Consiglio regionale, che impegna la giunta a garantire risorse umane e finanziarie ad Arpat.

"Dal 2010 al 2016 - ricordano i consiglieri - Arpat ha visto diminuire i finanziamenti regionali del 15 per cento (da oltre 55 milioni a una cifra inferiore a 47 milioni); il personale del 14 per cento (da 771 a 669 unità); le risorse per la formazione e l’aggiornamento scientifico del personale e gli investimenti per il rinnovo della strumentazione. Come Sì-Toscana a Sinistra avevamo fatto a suo tempo una proposta di riforma di Arpat, perché formalmente fosse inserita nel sistema sanitario regionale, sull'esempio dell'Emilia Romagna, ma il Consiglio ritenne che non fosse la strada da perseguire. Ma, in ogni caso, è evidente che dobbiamo attribuire compiti chiari e ben definiti all'Agenzia, garantirle autonomia e terzietà, oltre che le adeguate risorse economiche e di personale".

"Arpat -concudono Fattori e Sarti- deve essere potenziata e rafforzata, è un nostro dovere dotare l'Agenzia di tutte le professionalità e le competenze necessarie per tutelare pienamente l'ambiente e la salute dei cittadini. Insistiamo sul fatto che l'Agenzia regionale debba vedere garantite la piena autonomia tecnico-scientifica e l'imparzialità delle proprie valutazioni".

Cultura, mezzi pubblici a tariffe agevolate per le mete culturali non inserite nei classici circuiti. Unanimità del Consiglio alla mozione di Ilaria Giovannetti (Pd)

Promuovere la sottoscrizione di protocolli d’intesa per favorire la conoscenza del patrimonio culturale della Toscana, in particolare di aree non inserite nei classici circuiti turistici o luoghi di interesse sparsi su ampi spazi non facilmente collegati tra loro, soprattutto da parte degli studenti. C’è il via libera all’unanimità del Consiglio regionale  alla mozione della consigliera regionale del Pd Ilaria Giovannetti, sottoscritta anche dai colleghi Stefano Baccelli, Giacomo Bugliani, Fiammetta Capirossi, Stefano Scaramelli, Lucia De Robertis, Francesco Gazzetti, Valentina Vadi, Paolo Bambagioni. L’atto, illustrato ieri in aula dalla consigliera parte da un protocollo d’intesa siglato fra Regione Toscana, LFI, gestore della linea ferroviaria regionale Stia-Arezzo-Sinalunga, l’Unione dei Comuni del Casentino, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e la Direzione didattica provinciale di Arezzo, nel quale si stabilisce che le scolaresche in gita potranno utilizzare il treno per tutto l’arco della giornata e per tutte le tratte del percorso con un biglietto a tariffa agevolata di 3.50 euro.

“Accordi di questo tipo- ha detto Ilaria Giovannetti- , con Trenitalia o altri soggetti che si occupano di mobilità, finalizzati all’ampliamento dell’offerta promozionale turistico-culturale, sono da sostenere e valorizzare, anche attraverso la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana in modo da promuovere la conoscenza del nostro territorio e del patrimonio che offre – ha spiegato la consigliera Giovannetti –. E proprio l’assessore regionale alla mobilità, presentando questo progetto, ha manifestato la volontà di ampliarlo ad altre zone della Toscana. Estendere tale iniziativa con ulteriori protocolli sarebbe un ottimo viatico per far approfondire agli studenti aspetti peculiari di zone della nostra regione. Penso quindi al mio territorio, la Valle del Serchio, alle sue tante potenzialità e a ciò che meritano di conoscere i turisti e soprattutto i giovani. Come altre aree della Toscana è ricchissima di storia, tradizione e beni naturali spesso non noti come meritano ma assolutamente da scoprire o riscoprire. Mettere in campo protocolli d’intesa di questo genere, con agevolazioni sulle tariffe ferroviarie o sul trasporto su gomma, laddove i treni non raggiungano le zone di interesse, avrebbe anche la positiva funzione di educare i giovani all’uso dei mezzi pubblici per spostarsi all’interno della regione”.

“L’obiettivo di questa mozione quindi è incoraggiare la stipula di accordi sulla mobilità sulla scia di quanto siglato in Casentino in modo da favorire una forma di turismo sostenibile e mirata alla scoperta, da parte degli studenti, del patrimonio culturale del loro territorio o di zone limitrofe”, ha concluso Giovannetti.

Terme, mozione M5S sulle procedure di dismissione

Approvata ieri dal Consiglio Regionale la proroga delle procedure di dismissione delle quote regionali delle società termali di Montecatini, Casciana e Chianciano. Gabriele Bianchi, consigliere regionale capogruppo M5S, lancia un appello.

“Da due anni combattiamo in Consiglio regionale perché il duo PD-Rossi non svenda le Terme. Sono un patrimonio culturale, storico ed economico su cui gravitano intere comunità. Per Montecatini abbiamo proposto una visione strategica, l’hanno ignorata. Adesso a due anni dal flop di quest’opera di svendita e dismissione presentano la nuova proroga. Sono incapaci di governare persino i processi che avviano. La cittadinanza ci deve aiutare  per fermare questa dismissione senza criterio” così Bianchi.

“Ricordo proprio alla cittadinanza che le Terme si possono e potevano salvare, con un banale atto di Giunta che indicasse le società termali come strategiche per la Toscana. Una scelta che il duo PD-Rossi ha fatto ad esempio per l’Aeroporto di Grosseto. Lo abbiamo proposto, ci hanno bocciato l’atto. Ora dicono di voler salvare “almeno” il Tettuccio di Montecatini, una vera e propria presa in giro” sottolinea il consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio.

“Le Terme sono le uniche vere partecipate toccate dalla scure regionale in questo piano di razionalizzazione. Una scelta politica chiara e fallimentare: una svendita raccolta forse da qualche imprenditore d’oltralpe o ancora più probabilmente la strada per farci trovare nel patrimonio immobili di pregio da Montecatini e Chianciano senza una società di gestione in grado di valorizzarli” precisa Bianchi.

“Siamo preoccupati per tutto questo, inclusa la tutela delle fonti, bene finora trascurato anche dalla gestione pubblica, ma pur sempre rimasto preservato sotto il tetto di una gestione pubblica che loro vogliono dimenticare” aggiunge il capogruppo M5S.

“Sull’operazione poi di Casciana serve chiarezza e massima attenzione: non vorremmo mai trovarci figure impresentabili a sostituire il partner regionale” conclude Bianchi.

Vigili del fuoco: mozione per assumere idonei e potenziare Corpo

Il Corpo dei Vigili del Fuoco sottoposto a continui tagli e una graduatoria pubblicata in Gazzetta Ufficiale hanno portato il gruppo del Movimento 5 Stelle a presentare una mozione approvata dall’aula di palazzo del Pegaso.

Nel corso dell’illustrazione, il consigliere Andrea Quartini, dopo aver ricordato gli organici ridotti all’osso – con la Toscana che conta 1 vigile del fuoco ogni 14.526 abitanti, contro una media europea di 1 vigile ogni 1000 abitanti – e l’impegno del Governo di provvedere in tempi rapidi all’assunzione, unitamente alla proroga al 31 dicembre 2018 e al relativo scorrimento della graduatoria richiamata, ha ribadito il valore sociale dei vigili del fuoco, che svolgono un servizio importante e hanno diritto ad uno stipendio adeguato per la loro professionalità.

La mozione impegna la Giunta regionale ad adottare le inizitive più opportune, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, perché il Governo nazionale adotti misure per potenziare adeguatamente le unità del Corpo dei vigili del fuoco, assicurando un lavoro di potenziamento del Corpo nazionale e ottenendo un necessario esaurimento della graduatoria.

Sanità: il punto sulle prestazioni agli stranieri temporaneamente presenti

La legge riconosce l’assistenza sanitaria, entro i limiti disciplinati dalla norma stessa, agli stranieri temporaneamente presenti sul nostro territorio (Stp) in condizioni di indigenza, i quali, di conseguenza, non devono rimborsare il costo delle prestazioni ricevute che rimane, invece, a carico dello Stato. Lo ha ribadito l’assessore regionale alla Sanità, rispondendo in aula a un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Marco Casucci.

Casucci aveva interrogato la Giunta per sapere a quanto ammonti il disavanzo tra le uscite per prestazioni e servizi erogati agli stranieri temporaneamente presenti sul nostro territorio e la somma assegnata dal fondo nazionale sanitario, e come la Giunta intenda recuperare tale differenza.

L’assessore ha spiegato anche che esiste un meccanismo, modificato nel corso del tempo, che prevede un percorso di rimborso delle spese sanitarie riguardanti gli stranieri temporaneamente presenti, che va ad affiancarsi al contributo citato da Casucci costituendo, di fatto, un’ulteriore forma di finanziamento per le prestazioni erogate a favore degli Stp.

Il consigliere si è dichiarato insoddisfatto della risposta, perché non è stato detto a quanto ammonti il disavanzo né come si intenda recuperare questa differenza senza che ciò ricada sulle tasche dei cittadini toscani.

Il punto su Nottola

Nel piano di riorganizzazione complessiva dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura dell’Asl Toscana sudest è previsto che sia realizzato presso l’ospedale di Nottola, a Montepulciano in provincia di Siena, un servizio psichiatrico di ricovero con sei posti letto e con la presenza medica H24. Tale realizzazione permetterà di mantenere un rapporto di continuità terapeutica con il servizio territoriale, anche nelle situazioni acute più complesse, perché la stessa equipe svolgerà attività medica e territoriale.

E’ quanto ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, rispondendo in aula a un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Paolo Sarti. Sarti aveva chiesto come si intenda evitare la chiusura del presidio di Nottola e se sia nelle intenzioni della Regione mantenere le strutture territoriali temporanee cosiddette Spdc tenda.

Sarti si è dichiarato soddisfatto della risposta sottolineando che dispiace pensare che si possano chiudere presidi come quello di Nottola, che rappresentavano un modello utile per le urgenze e per non allontanare i pazienti dal contesto familiare.

Elisa Montemagni ed Andrea Cella(LEGA): “I mille problemi del Noa"

“Ci siamo dovuti, purtroppo, occupare a più riprese-affermano Elisa Montemagni ed Andrea Cella, rispettivamente Capogruppo in Consiglio regionale e Segretario provinciale della Lega-della disastrata situazione in cui versa il Nuovo Ospedale Apuano.” “Pertanto-proseguono gli esponenti leghisti-non ci sorprendiamo affatto del “grido di dolore” da parte del Sindacato UIL FPL che evidenza alcune gravi criticità, tuttora presenti al Noa.” “Ad esempio-precisa Montemagni-l’atavica carenza di personale, è stata oggetto di una nostra recente interrogazione che tratta proprio delle stabilizzazioni previste nell’ambito sanitario, chiedendo lumi, altresì, sul numero di assunzioni che verranno effettivamente attuate.” “Ovviamente-sottolineano gli esponenti leghisti-la penuria di medici e paramedici si ripercuote negativamente sui pazienti, rendendo sempre più insopportabili le già chilometriche liste d’attesa.” “Quello che ci colpisce in modo ulteriormente negativo-insistono i rappresentanti del Carroccio-è il completo disinteresse da parte dell’assessorato regionale, che punta sempre a minimizzare, o peggio a nascondere, le palesi e stringenti problematiche ma intanto continua ad operare tagli alla sanità.” “A differenza di loro-concludono seccamente Elisa Montemagni ed Andrea Cella-noi continueremo a monitorare e denunciare le criticità, avendo massimo rispetto dei sempre più disorientati cittadini.”

Estetica oncologica, riconoscere figure professionali

Estetica oncologica: il Consiglio regionale approva una mozione del Partito democratico per il riconoscimento della figura professionale, attraverso specifici percorsi formativi in grado di garantire un’adeguata preparazione ai professionisti che operano nel settore.

La mozione è stata illustrata nella seduta di ieri, martedì 30 gennaio, dal consigliere Enrico Sostegni e impegna la Giunta toscana a valutare la creazione in ambito regionale di una rete istituzionale di operatori qualificati, all’interno della quale ogni paziente oncologico sia nella condizione di poter individuare professionisti in grado di effettuare trattamenti di bellezza e benessere, migliorativi dello stato psico-fisico e sinergici con la terapia antitumorale prescritta come appropriata al quadro clinico delineato.

Il problema delle conseguenze delle terapie oncologiche, oltre che della malattia in sé; gli effetti secondari, quali tossicità cutanee, gonfiori, macchie sulle pelle, perdita dei capelli hanno forti ripercussioni sulla qualità della vita, sul sistema delle relazioni sociali e sullo stato d’animo dei pazienti, è spiegato nella mozione approvata.

In Toscana, è ricordato, vengono diagnosticati ogni anno più di 24mila nuovi casi di tumore (con una leggera prevalenza, il 51 per cento dei casi, tra i maschi). La Regione, si afferma ancora nella mozione, in questi anni ha già messo in atto un complesso di interventi, come il contributo per l’acquisto di una parrucca per chi è affetto da alopecia a seguito di trattamenti oncologici.

L’atto di indirizzo approvato dal Consiglio toscano chiede anche l’impegno della Giunta regionale a promuovere l’attivazione di percorsi di formazione rivolti alle estetiste e messi in atto da parte di professionisti sanitari del settore oncologico. E chiede quindi di attivarsi in Conferenza Stato-Regioni affinché si possa giungere, mediante specifici percorsi formativi, al riconoscimento della figura professionale in estetica oncologica, come una professionista che collabora con le arti ausiliarie operanti in ambito sanitario. La consigliera Monica Pecori ha dichiarato in aula il voto favorevole alla mozione.

 

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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