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Sopralluogo di Sarti (Sì) al 'San Luca': "Pronto soccorso tra le criticità"

Paolo Sarti

“A meno di 4 anni dalla sua inaugurazione l’ospedale San Luca di Lucca deve fare i conti con gli effetti di  una progettazione inadeguata degli spazi e, come ogni altra realtà della Toscana, con le conseguenze della riforma regionale che sta trasformando gli ospedali in grandi pronti soccorso”. Lo afferma Paolo Sarti, consigliere regionale di Sì-Toscana a Sinistra, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo, assieme a Roberta Bianchi (Prc) e Marian Puosi (segretario provinciale di Sinistra Italiana), improntato soprattutto sul pronto soccorso del San Luca, ed ha potuto confrontarsi con il personale medico.

“Tra le criticità del San Luca che colpiscono di più -spiega Sarti- vi è la mancanza di spazio, in generale, e in particolare del pronto soccorso. Troppo lunghe le attese, persino in barella. Il personale è ben impegnato a migliorare la situazione e speriamo che a questo servano i lavori in corso in questo periodo. Resta comunque che il pronto soccorso è stato mal progettato da questo punto di vista. Non ci convincono affatto le soluzioni che trapelano da fonti interne, che vorrebbero sostanzialmente trasformarlo in un ‘open space’”

“Possiamo dire che c’è una buona équipe, che però soffre della mancanza di spazio, del sovraffollamento e di tutti i problemi che rientrano in questa pessima riforma che non ha attrezzato il territorio conseguentemente alla scelta dell’intensità di cura in ospedale. Noi siamo contrari a che l’ospedale sia pensato per l’acuto, ma è comunque urgente un potenziamento del pronto soccorso del San Luca, per renderlo più accogliente e rispettoso del malato. Non è possibile trascorrere 7, 8 ore su una barella ad aspettare un esame. Servono spazi più riservati dove l’attesa sia più dignitosa per il paziente. E la discussione -conclude Sarti- non può esaurirsi con lo spessore maggiore o minore delle tendine per separare i pazienti”.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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