Rigenerazione urbana e sicurezza del territorio, Uil: "Punti cardine dello sviluppo in Toscana"
“Il lavoro in qualità: cantiere di tutele, crescita e sviluppo”. Questo il titolo scelto per il VII° Congresso della Feneal UIL Toscana che si è svolto stamani a Firenze e che ha rieletto come Segretario Generale Ernesto D’Anna. Ai lavori hanno partecipato, oltre al Segretario Generale della Feneal UIL Nazionale, Vito Panzarella, il Segretario Generale della UIL Toscana Annalisa Nocentini, il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, Stefano Salvi, assessore all’urbanistica al Comune di Campi Bisenzio, Olmo Gazzarri della Legacoop, Antonio Chiappini della CNA, in rappresentanza di Ance Toscana Luisa Chiarelli e Giulia Bartoli, Segretaria Fillea-Cgil Toscana e Simona Riccio, Segretaria Filca-Cisl Toscana.
“La rigenerazione urbana, la messa in sicurezza del territorio e l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico e privato possono creare un volano formidabile per la ripresa economica in Toscana e per nuova occupazione di qualità - ha detto nella sua relazione il Segretario Generale Feneal UIL Toscana Ernesto D’Anna - Basti pensare che ad oggi in Italia sono 280 i Comuni, 528 scuole e 59 ospedali esposti ad eventi idrogeologici. Qualcosa come 472.000 persone vivono in zone ad elevato rischio, il 5,4 % in più rispetto al 2001. Se quindi sa una parte c’è una fetta enorme di territorio che aspetta interventi, dall’altra il tessuto di imprese e lavoratori sarebbe perfettamente in grado di rispondere a queste esigenze”.
“Secondo i dati ISTAT il patrimonio abitativo in Toscana è di 1.809.752 abitazioni, di cui il 78% (cioè circa 1.400.000 abitazioni), hanno una vita media di oltre 30 anni - aggiunge D’Anna - Nessun soggetto pubblico ha la conoscenza certa dello stato di conservazione e neanche delle prestazioni energetiche del patrimonio abitativo regionale. Attivando un processo per il passaggio di questi immobili dalla classe energetica G a quella B o A genererebbe un mercato capace di produrre occupazione e sviluppo”.
Con il VII° Congresso regionale la Feneal UIL Toscana ha anche deciso di superare il vecchio modello organizzativo diviso per province. Da oggi il sindacato edili della UIL avrà un impianto più efficiente e più agile rispetto al passato. “Il nostro processo di regionalizzazione è stato una scelta strategica, mai una necessità dettata da pure esigenze economiche né un’imposizione - spiega D’Anna - L’obiettivo è quello di liberarsi di burocrazie interne e cordate autoreferenziali. Abbiamo bisogno di strutture più snelle e soprattutto vicine al territorio. Il “core business” della rappresentanza va affidato ai delegati sul territorio e nei luoghi di lavoro, cioè a chi è maggiormente a contatto con i bisogni dei Lavoratori”.
Fonte: Uil Toscana - Ufficio Stampa