Istituto comprensivo di Cerreto Guidi, un film documentario e teatro per il Giorno della Memoria
Il giorno della memoria non è una ricorrenza come tutte le altre, ma un invito a riflettere su una pagina buia della storia dell’umanità. L’istituto comprensivo di Cerreto Guidi, nell’anno scolastico in corso, sta attuando un progetto della memoria che abbraccia l’intero anno scolastico e riguarda molti ragazzi della scuola media.
Le classi terze che hanno partecipato a novembre al viaggio della memoria ad Hartheim e Mauthausen hanno raccolto materiale fotografico e prodotto propri elaborati che saranno utilizzati per la produzione di un film documentario e una performance in cui i ragazzi presteranno alle vittime senza nome il loro corpo e la loro voce. Sarà creato un blog dove i ragazzi potranno scambiare i loro pensieri e le loro impressioni. Il percorso KZ_The Lost Voices - Le Voci Perdute è un progetto di formazione teatrale e un viaggio educativo che permette ai ragazzi di toccare con mano la Storia e diventarne - in un certo senso -protagonisti attraverso l’arte e la creatività. Il modulo utilizza i linguaggi del teatro, dell’arte e della scrittura creativa, della fotografia e della Live Art.
Punto di partenza è la storia della Corriera Azzurra che portava bambini e ragazzi portatori di handicap e prigionieri da Mauthausen al castello di Hartheim. Non ci sono documenti, non ci sono registri, come per gli altri campi di sterminio, dei nomi e numeri dei prigionieri: le vittime del Castello di Hartheim muoiono senza lasciare segno alcuno della loro ignota esistenza. Sono un nulla, senza nome, senza volto, senza voce.
I laboratori per le classi terze saranno in orario scolastico con due /tre incontri pomeridiani per le prove e lo spettacolo finale.
Al progetto parteciperanno anche 45 ragazzi della classe prima media che hanno aderito al percorso formativo finanziato dal fondo sociale europeo che prevede un laboratorio di 30 ore da effettuarsi fuori dall’orario scolastico. Lunedì 22 gennaio nel pomeriggio è stato effettuato il primo incontro.
Il modulo prevede tre fasi: 1. Il Fiume di Volti e Sussurri. Prestando i loro stessi volti ai bambini trasportati ad Hartheim, i ragazzi faranno un percorso teatrale affiancato alla creazione di una installazione che rappresenta un percorso fatto di migliaia di volti, un fiume di facce da calpestare. I volti degli stessi ragazzi, fotografati in bianco e nero e montati su legno o metallo, verranno a creare, come i volti di ferro del Museo dell’Olocausto a Berlino, un fiume che quando viene attraversato dal passo dello spettatore provoca suoni e sussurri come se fossero le voci perdute dei bambini di Hartheim. Attraverso il percorso teatrale i ragazzi racconteranno la storia di ciascun bambino.
2.Le Scarpe d’Osso. La seconda fase prevede la creazione di una installazione che collega, unisce e fa da ponte tra la storia locale e quella piú vasta della seconda guerra mondiale e l’olocausto. Le storie, scelte attraverso un processo di ricerca, avranno come protagonisti persone provenienti dal territorio e dalla storia locale trovatisi coinvolti dalla storia più grande della seconda guerra mondiale. A Ebensee, campo satellite di Mauthausen sono state portate molte persone di Empoli e del circondario. L’installazione plastica e scultura consiste nel creare, nella pancia di un barchino del Padule, simboleggiante l’Eccidio locale del Padule di Fucecchio, una scultura di oggetti come quelli seppelliti insieme ai corpi e riesumati nei giardini del Castello di Hartheim.
3.Spettacolo teatrale ispirato alla corriera azzurra che trasportava i ragazzi disabili al castello di Hartheim.
In questi giorni oltre al progetto di laboratorio teatrale i ragazzi stanno partecipando agli spettacoli teatrali di Firenza Guidi “A casa di Anna Frank” a Fucecchio e allo spettacolo della compagnia La Maschera ispirato al ghetto di Terezin che si terrà a Cerreto il 26 gennaio.
Fonte: Ufficio Stampa