Potere al popolo, Pisa la raccolta firme per portare la lista popolare in Parlamento
Potere al Popolo è una lista popolare, nata per "riportare finalmente in Parlamento - affermano i promotori - la voce e gli interessi dei lavoratori, delle lavoratrici e dei ceti popolari". "La nostra gente è stata massacrata da anni di politiche anti-sociali, come il Jobs Act o la Legge Fornero, che hanno precarizzato il lavoro, svenduto il patrimonio pubblico, impoverito i pensionati, ferito il territorio e l'ambiente, fatto regalie a banche e imprese, tagliato la sanità, la scuola, l'università e la ricerca pubblica, in nome delle regole di bilancio imposte dall'Unione Europea". La delusione verso la politica di palazzo è forte: "Visto che nessuno dei partiti in Parlamento vuole cambiare le cose, abbiamo deciso di candidarci noi!".
La lista è nata per iniziativa del Centro sociale napoletano "Je so' pazz", che da anni ha riaperto l'ex OPG nel quartiere Materdei per farne un centro di solidarietà e auto-organizzazione popolare. È sostenuta a livello nazionale da Rifondazione Comunista, dal Partito Comunista Italiano, dalla Piattafrma Eurostop, da Sinistra Anticapitalista e da numerosi altri movimenti e centri sociali. "Abbiamo deciso di unire le forze per dare agli elettori, il prossimo 4 marzo, una vera alternativa di sinistra rispetto a uno scenario politico dominato da varianti del pensiero unico neoliberista, più o meno venate da toni xenofobi e razzisti". Il programma è frutto di una scrittura collettiva e partecipata: "lo abbiamo elaborato insieme alla nostra gente, nel corso di più di 100 assemblee che si sono tenute in varie città d'Italia”.
Lo stesso metodo è stato seguito per definire le candidature. "Le liste del centro-destra e del PD - spiegano i promotori - sono tutte decise dalle segreterie dei partiti. Il Movimento Cinque Stelle si limita a far decidere online e solo i candidati dei listini plurinominali". "Le nostre candidature - continuano - sono state tutte, dalla prima all'ultima, discusse e decise nel corso di assemblee pubbliche. Inoltre, chi si candidava doveva rispettare vari criteri: l'equilibrio di genere e quello tra generazioni, il radicamento territoriale, l'attivismo in battaglie coerenti col programma elettorale, per la difesa del lavoro, della sanità pubblica, dell'ambiente, contro la guerra, le spese militari, le privatizzazioni, ecc.". Di fronte ad un elettorato deluso, che non va più a votare o considera i politici tutti uguali, la ricetta di Potere al Popolo è chiara: "Per noi vale il motto: prima fare, poi parlare. Se ci presentiamo a difendere gli interessi dei ceti popolari, è perché ne siamo l'espressione, perché la crisi l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle e perché certe battaglie le facciamo quotidianamente, da anni, in prima persona".
I candidati di Potere al Popolo nei collegi pisani sono espressione di lotte e di pezzi essenziali del programma. Nel collegio uninominale della Camera il nome scelto è quello di Emanuela Grifoni, ricercatrice precaria licenziata dal CNR nel corso della recente vertenza nazionale per la stabilizzazione (Dal CNR arrivano però smentite sulla questione). Nel collegio uninominale del Senato, invece, c'è la candidatura di Sandro Giacomelli: una vita spesa nelle lotte sindacali nell'indotto Piaggio, contro i bassi salari e il sistema degli appalti, oggetto lo scorso anno di un "licenziamento politico" ritirato dall'azienda a seguito di una forte campagna di mobilitazione. Nel listino plurinominale della Camera spiccano i nomi di Fabrizia Casalini, attivista USB per i diritti dei pensionati in prima linea contro la legge Fornero, e di Valter Lorenzi, membro di Eurostop e presidente del Circolo Agorà, da sempre attivo nelle lotte contro la guerra e per l'autodeterminazione dei popoli, più recentemente impegnato per i diritti dei richiedenti asilo e dei migranti. Infine capolista nel collegio plurinominale del Senato, Beatrice Bardelli, storica esponente dei movimenti ambientalisti e di Rifondazione Comunista, negli ultimi anni impegnata sul fronte del diritto alla sanità pubblica unviersale contro il tagli nazionali e regionali, e sul fronte del NO al Referendum contro le modifiche alla Costituzione del governo Renzi.
Potere al Popolo deve raccogliere 25.000 firme in tutta Italia, entro il 28 gennaio, per potersi presentare alle elezioni. Banchetti per firmare sono stati programmati in tutta Pisa: martedì 23 gennaio mattina alla Coop Porta a Mare e pomeriggio alla Coop di Cisanello; mercoledì 24 gennaio mattina in piazza Garibaldi e pomeriggio in piazza del Carmine, giovedì 25 gennaio mattina alla Coop Cisanello e il pomeriggio in Corso Italia.
Fonte: Potere al popolo - Pisa