GoBlog - Marco Mainardi
Un gesto vigliacco opera di un delinquente indegno di Empoli
Un cazzotto nello stomaco che lascia senza fiato. Questa la prima sensazione alla notizia della busta recapitata al Sindaco Brenda Barnini con dentro due pallottole e una pagina di giornale con una svastica e una frase delirante. Sì, perchè a Empoli di pallottole non si è mai parlato. Si è litigato, ci sono state polemiche talvolta anche forti, abbiamo assistito a schermaglie politiche ma mai si era arrivati a tanto perchè, grazie a Dio, abbiamo una cultura democratica che esclude categoricamente certe cose e certi comportamenti e tiene tutto dentro al recinto del confronto civile fra chi occupa posizioni diverse. La pallottola in una busta è roba da mafia, da tempi bui del terrorismo rosso o nero che sia, da magistrati nel mirino di delinquenti. Vederla recapitare al primo cittadino della nostra città è un qualcosa di troppo forte, impossibile da accettare senza provare, appunto, una sensazione di fiato che manca e di incredulità.
E se questa è la prima considerazione, c'è poi il versante altrettanto difficile da accettare del significato che si è voluto dare con questo gesto ignobile e vigliacco. La svastica, simbolo vergognoso di una barbarie senza fine, e le parole deliranti che richiamano al tema dell'accoglienza dei migranti hanno dato alla missiva una valenza politica pochi giorni dopo la consegna della medaglia d'oro al valor civile alla nostra città e in piena campagna elettorale. Queste sono cose altrettanto preoccupanti, fatti, è importante non negarlo, che attecchiscono in un clima favorevole, dove insultare, parlare di razza, augurare la morte è diventato ormai quasi la normalità, dove c’è ancora chi dice che, in fondo, è una ragazzata. Bene dire le cose come stanno e urlare in faccia a questa gentaglia che butta benzina sul fuoco e che alimenta a suon di post sui social questo clima (purtroppo anche a livelli più alti del semplice cittadino) che questa non è una ragazzata, ma un gesto che può pensare e compiere solo un delinquente.
La triste realtà è che, dal momento della consegna della busta al Sindaco, niente sarà più come prima. Inutile nascondersi: qui fra di noi, in una città che abbiamo sempre ritenuto tranquilla, ci sono dei veri e propri delinquenti, perchè spedire delle pallottole è semplicemente una cosa da delinquenti. Un episodio inquietante che segna una vera e propria escalation partita dallo sfregio di piazza XXIV luglio, passata poi per la svastica alla ex Taddei e culminata ora con questo gesto che preoccupa non solo comprensibilmente chi l'ha subito (ed a lei ed alla sua famiglia vanno l’abbraccio ed il calore di tutta la città) ma tutti noi. La risposta delle istituzioni, della società civile, della politica locale di destra, centro e sinistra è stata ferma e lo sarà sempre, ma ora aspettiamo anche la risposta della legge per riuscire a vedere chi è che ha potuto fare un gesto così ignobile. Ci auguriamo, infatti, di vedere in faccia chi è che ha sporcato con un gesto così vigliacco e vergognoso la nostra città nella quale non è degno di vivere.
E, per favore, chi continua a creare il terreno perchè certi fatti accadano abbia almeno il pudore di stare zitto e si vergogni. Perchè, come recita il proverbio, <è ladro chi ruba ma anche chi regge il sacco>, è un delinquente chi ha mandato la lettera e un connivente chi ne minimizza il gesto.
Marco Mainardi