Nuovi itinerari turistici tra taverne e antichi mestieri
Un passo dopo l’altro, incalzati dal viaggio delle origini, per respirare la vita del tempo. Tra i terratetti di via Roma che si susseguono in una traiettoria sinuosa e lo spazio dell’Ortone, l’area centrale delle locande e delle tabernulae da cui prende nome Tavarnelle, situata tra le vie romee, che offre un rifugio allo sguardo curioso del viaggiatore, sostando in piazza Cresti e piazza Matteotti animate dal mercato del bestiame. Il cammino riprende in salita su pe’ Fitti, toccando l’antico frantoio e i luoghi simbolo del mecenatismo dell’educazione e della sanità. Per la crescita formativa dei bambini l’asilo Corti, per sostenere i bisognosi di cure l’ospedale Naldini Torrigiani. Ultima tappa la Chiesa di Santa Lucia al Borghetto, fondazione di origine medievale legata ai monaci francescani. La storia e le origini della Valdipesa si lasciano ‘sfogliare’ da chi dà tempo al tempo, al secolo delle grandi scoperte e invenzioni, l’Ottocento, che ha dato origine all’aspetto attuale di Tavarnelle, ne ha segnato le funzioni e l’assetto urbano. Come un antico manoscritto che profuma di contemporaneità, di vita reale, storie di famiglia, curiosità, tradizioni profonde e radicate, esperienze dirette e multisensoriali che legano storia, agricoltura, cultura contadina e religione. A proporre questa nuova chiave di lettura sulla conoscenza tematica dei tesori di Tavarnelle, è il nuovo piano di formazione, valorizzazione e promozione turistica proposto ed elaborato dal Comune, in collaborazione con l’operatore SL&A Turismo e territorio, e il coinvolgimento attivo e partecipe della comunità. Vacanza attiva, slow e personalizzata: questa l’idea del Comune che vuole raccontare il territorio, superando il tema dell’enogastronomia, e rafforzare la capacità di attrazione con un’attenta analisi delle risorse e l’individuazione delle correlazioni storico- culturali dei beni presenti a Tavarnelle.
Cittadini, operatori del settore, rappresentanti di associazioni locali, guidati dalla storica dell’arte Alice Chiostrini, hanno intrapreso il loro viaggio, il primo di sei nuovi itinerari, a piedi per le vie del centro storico, alla scoperta di tesori, conosciuti e insoliti allo stesso tempo. Un po' viandanti, un po' mercanti alla ricerca dei luoghi di ristoro, delle stalle e delle aree di posta per i cavalli, immaginando gli antichi mestieri di campagna, gruppi di maniscalchi, impagliatori, cestai, fabbri, ricamatrici appostati lungo le strade delle tabernulae e nelle piccole piazze, vissute come spazi di convivenza e di contatto quotidiano. “Tavarnelle rievoca lo spirito di una volta, stimola conoscenze e crea emozioni – dichiara il vicesindaco Davide Venturini - i cittadini hanno condiviso un breve viaggio, a misura di famiglia, intriso di memoria, di ritmi scanditi dalle usanze e dalle tradizioni di allora, camminando, osservando dettagli minuti e preziosi. Una lapide, presente sulla facciata di quella che era la più antica locanda di Tavarnelle nell’Ortone, che vietava il gioco della palla lungo le vie, una chiesetta invisibile, nascosta tra le abitazioni di via Roma, la chiesa di Santa Caterina, una delle più antiche cappelle documentate di Tavarnelle, situata all’ingresso della strada, di fronte all’area del Consorzio”.
Il ciclo di incontri finalizzato alla scoperta e alla verifica dei nuovi itinerari, rivolto agli operatori del settore e aperto ai cittadini e alle associazioni, prosegue lunedì 22 gennaio a San Donato in Poggio. La partenza alle ore 10 da Palazzo Malaspina. Il tour mostrerà le bellezze e le eccellenze storico-architettoniche dell’antico borgo medievale. Il 29 alle ore 10 ancora un punto di vista diverso, che va oltre l’aspetto enogastronomico. Spiritualità, natura e pregio culturale dell’abbazia di San Michele a Badia a Passignano saranno al centro del terzo itinerario. Il lavoro scaturisce dagli itinerari tematici individuati nel Piano Operativo Turistico realizzato dal Comune in collaborazione con l’operatore SL&A. Un lavoro complesso messo in piedi dall’amministrazione comunale per l’attivazione di nuove strategie di marketing territoriale e il rilancio di specifiche opportunità legate alle risorse culturali e turistiche delle Chianti. “Quello enogastronomico è indubbiamente un fattore trainante – aggiunge il vicesindaco - una motivazione prevalente nella scelta delle destinazioni in Toscana, ma il Chianti non è solo vino o buona cucina. Vorremmo ‘esportare’ il tesoro più prezioso che abbiamo, raccontare i nostri borghi, il patrimonio vivo di conoscenze, il know-how artigianale, agricolo e industriale, tradizioni che si innestano nella fruizione contemporanea della nostra rete di accoglienza turistica formata da associazioni, strutture ricettive, guide turistiche ed ambientali, artigiani e commercianti per potenziarne la diffusione e l’accessibilità su scala internazionale. I contenuti informativi che abbiamo elaborato e riorganizzato si traducono di fatto in servizi per il turista e il cittadino. L’obiettivo è tematizzare le risorse in modo da collegare e far dialogare le reti presenti anche in funzione del rilancio di nuove opportunità per il settore produttivo ed economico di Tavarnelle”. E’ in corso di elaborazione una app, intesa come guida digitale ed audiovisiva del territorio, per rispondere alle esigenze di turisti viaggiatori sempre più informatizzati. Informazioni: Infopoint turistico, servizi turistici gestiti da Itur per prenotare visite guidate e naturalistiche sul territorio, tel. 055 8077832, Urp Comune 055 8050824.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino