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Chiude la mensa dell'Officina Ferroviaria, lavoratori a rischio

foto di archivio

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Chiude la mensa dell'Officina Ferroviaria di Siena. Ad annunciarlo sono le organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL e FILT CGIL.
“Ufficialmente chiude in maniera temporanea per problemi tecnici, - spiegano le sigle - ma in realtà temiamo che si compia un atto di chiusura definitiva che Ferrovie e Gemeaz Elior spa tentano di concretizzare ormai da molto tempo. Sei lavoratori e le loro famiglie potrebbero ritrovarsi con uno stipendio in meno ed il territorio, i ferrovieri ed i cittadini senza un servizio”.

“La mensa ferroviaria di Siena - proseguono i sindacati - ha sempre offerto, a ferrovieri e non, pasti caldi di buona qualità a prezzi più che concorrenziali, almeno fino a quando Ferrovie e Gemeaz non hanno deciso di attuare una politica di risparmio che ha portato ad un peggioramento drammatico della qualità del servizio e dei prodotti, con il conseguente allontanamento dei tanti che quotidianamente mangiavano alla mensa”.

“Abbiamo sempre chiesto, sia alla committenza che all’azienda che eroga il servizio in appalto, - aggiungono FILCAMS e FILT - di operare per un miglioramento ed uno sviluppo di qualità prevedendo anche nuove convenzioni, ma non abbiamo mai trovato disponibilità alcuna. Oggi ci misuriamo con dei probabili licenziamenti che potevano e dovevano essere evitati, e con i ferrovieri che non avranno più un posto dove mangiare”.

“Non sono più accettabili - concludono le organizzazioni sindacali - i peggioramenti delle condizioni di chi lavora in appalto e i licenziamenti creati dalla logica del risparmio. Chiediamo alle Ferrovie dello Stato e alle istituzioni di scongiurare questa chiusura ed alla azienda Gemeaz Elior di aprire un confronto serio sul lavoro, sulle condizioni di lavoro e sul servizio”.

"La Lega è vicina ai lavoratori FS e alle loro famiglie"

In una nota, il segretario cittadino Luca Vannocci e il responsabile infrastrutture della Lega Siena Marco Figura commentano così la chiusura della mensa dell'officina della stazione: "Curioso che anziché investire sulle ferrovie, si elimini anche quel poco che è rimasto. Evidentemente qualcuno ha deciso che dobbiamo tornare a vivere nelle caverne. Quelli del PD sono buoni a fare annunci, la realtà però dimostra sempre il contrario, e a farne le spese sono le famiglie. È ora che anche RFI e Trenitalia si assumano le proprie responsabilità verso la nostra città: già siamo abbastanza isolati, non vorremmo che questa chiusura fosse l'ennesimo segnale di scarsa attenzione nei confronti della linea ferroviaria che attraversa Siena. Dover tornare a muoversi con le carrozze è un'ipotesi romantica ma non auspicabile."

Fonte: Ufficio di Segreteria CGIL Siena

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