Economia della bellezza e turismo sostenibile, Muroni e Natali: “Tutelare patrimonio artistico e culturale scommessa per la politica”
“Economia della bellezza e la sostenibilità del turismo per le città d’arte”, si è svolta questa mattina a Firenze, presso l’Enoteca de’ Macci, la conferenza stampa con Rossella Muroni, ex presidente di Legambiente e oggi coordinatrice della campagna elettorale di Liberi e Uguali, il prof. Antonio Natali, direttore degli Uffizi dal 2006 al 2015, Marisa Nicchi, parlamentare di Art. Uno Mdp - LeU, Joele Risaliti, LeU Chianti Fiorentino, Iacopo Ghelli - Possibile, Daniela Lastri e Marco Sabatini, coordinatori regionali di Sinistra Italiana.
“La bellezza dell’Italia, riconosciuta dal mondo intero, è una delle ricchezze incontestate del nostro Paese - ha detto Rossella Muroni -. Tutelarla, traducendola al contempo in ricchezza economica, è una delle grandi scommesse che la politica deve affrontare. Nell’interesse di territori e cittadini. La sfida è rinforzare il concetto di bene comune e la partecipazione alla vita collettiva. Gli investimenti per contrastare il degrado e l’abbandono e il consumo di suolo da soli non possono bastare. Sono necessarie una visione e la strategia per metterla in atto, una valorizzazione moderna del nostro patrimonio artistico e della nostra cultura che li tuteli pienamente e insieme li promuova. Un recente rapporto sulla cultura realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere ha dimostrato che la cultura è uno dei motori primari della nostra economia. Secondo le stime, genera il 6% della ricchezza prodotta in Italia: 89,9 miliardi di euro. Cui va aggiunto un effetto moltiplicatore sul resto dell’economia: per ogni euro prodotto dalla cultura se ne attivano 1,8 in altri settori. Il sistema produttivo culturale dà lavoro al 6% del totale degli occupati in Italia. Un dato in crescita che dobbiamo continuare a fare salire. Questo percorso di valorizzazione deve essere esteso alle periferie - anche grazie ad esperienze di cittadinanza attiva e autorganizzata - alle zone degradate e alle aree interne del nostro Paese per nutrire un turismo di qualità che restituisce benessere, identità e bellezza a chi lo offre e a chi lo riceve”.
“Nelle politiche dei beni culturali e della tutela del territorio servono segnali diversi, a cominciare da una distinzione tra conformismo e conoscenza – ha spiegato Antonio Natali - La bellezza e il patrimonio non devono essere messi a frutto necessariamente per il denaro, ma per l’educazione, per quella che chiamiamo economia della bellezza, per la tutela dei beni e la loro valorizzazione. Il MiBACT ha concepito una riforma che si fonda sulla valorizzazione, fraintendendone però il significato, poiché la valorizzazione non è soltanto quella economica ma deve essere soprattutto quella culturale. Quando si parla di sostenibilità nelle città d’arte mi chiedo se ci sia davvero il desiderio di andare in questa direzione da parte delle amministrazioni comunali – ha continuato Natali - Perché a Firenze invece di insistere sull’asse David e Botticelli, non si fanno scelte per far conoscere per intero il nostro patrimonio artistico e culturale? Mi riferisco ai tanti cenacoli ignorati sia dai fiorentini che dai turisti, pensiamo a quello meglio conservato d’Italia, quello di Andrea del Sarto a San Salvi, messo in ombra solo perché considerato fuori mano. Se il Comune avesse veramente intenzione di snellire il traffico di turisti, potrebbe fare navette gratuite per rendere accessibili luoghi che si trovano fuori dal perimetro del centro, creando una città con più centri e più servizi. Anche le domeniche gratuite ai musei devono essere superate, rendendo l’accesso a questi luoghi veramente libero e fruibile a tutti ogni giorno dell’anno. Penso a un indotto da cui lo Stato dovrebbe guadagnare reinvestendo il profitto in maniera diffusa, progettando un’offerta culturale che sia davvero all’altezza di questo territorio”.
Il giro toscano di Rossella Muroni prosegue nel pomeriggio a Larciano (PT) per una visita al centro di ricerche documentazione e promozione del Padule di Fucecchio. A Empoli, per l’inaugurazione della sede Liberi e Uguali in via Giuseppe del Papa 46. A Calenzano (FI) presso il circolo Arci La Vedetta – Settimello, per un dibattito su ambiente, sostenibilità ed economia circolare.
Fonte: Liberi e Uguali Firenze