Vittoriano Bitossi, la sua scomparsa colpisce le istituzioni e gli imprenditori
Il mondo delle istituzioni, dell'imprenditoria e della politica toscana che esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Vittoriano Bitossi avvenuta ieri, 17 gennaio.
Il ministro Luca Lotti esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Vittoriano Bitossi, storico patron del Gruppo Colorobbia, che si è spento all'età di 94 anni.
"La sua morte - dichiara il ministro Lotti - è un lutto che colpisce non solo il mondo dell'imprenditoria empolese ma l’intera comunità di Montelupo Fiorentino. Mancheranno al Paese la sua figura di innovatore e la sua capacità di mettere in campo scelte e progetti coraggiosi”.
Lotti, poi, ricorda che in un'intervista di tanti anni fa a una domanda sul significato della ‘ricchezza’ Bitossi rispose: ‘I soldi sono utili innanzitutto per migliorare la qualità e la produttività, poi per rendere umanamente accettabile l‘ambiente di lavoro’.
“Il suo lavoro e il suo impegno sono, e resteranno per sempre, un esempio per tutti noi e in particolare per le giovani generazioni” sottolinea il ministro.
“Facendomi interprete del senso di riconoscenza che il Paese gli deve – conclude il ministro Lotti - invio alla famiglia del Cav. Bitossi e a tutti i suoi collaboratori le più sentite condoglianze”.
Dario Parrini, deputato e segretario Pd Toscana, commenta:
“Le Industrie Bitossi e la Colorobbia nei decenni hanno creato lavoro e sviluppo conquistando posizioni di tutto rispetto, prima a livello regionale e nazionale e poi nel mondo. Merito in primo luogo di Vittoriano Bitossi. Avendo amministrato a lungo uno dei comuni in cui più forte è stato il segno lasciato dalle capacità imprenditoriali del cavalier Bitossi, l'ho incontrato in più di una circostanza, e ho potuto apprezzare la lucida passione con cui era solito parlare della sua idea di industria, del ruolo a suo giudizio fondamentale dell'innovazione e quindi della scuola, della ricerca, della formazione, dell'importanza della tecnologia e dell'internazionalizzazione. Amava la cultura e più di ogni altra cosa l'essere all'avanguardia nel suo settore, lo sperimentare, l'innovare. Da questo punto di vista ricordo che lo inorgogliva aver fondato e fatto crescere un grande stabilimento nel comune d'origine di Leonardo da Vinci. La sua scomparsa è una perdita dolorosa non solo per la sua famiglia, a cui esprimo le più sentite condoglianze, ma anche per la comunità sociale ed economica di Montelupo Fiorentino e di tutto l'Empolese Valdelsa”.
Paolo Masetti, sindaco di Montelupo, scrive sulla sua pagina Facebook: "Scompare un grande imprenditore e un grande uomo. Una brutta notizia che si è diffusa rapidamente nella Montelupo che amava tanto. Alla sua famiglia l'abbraccio forte di tutta l'Amministrazione".
Brenda Barnini, sindaco di Empoli, a nome della giunta e di tutta l’amministrazione comunale, esprime il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia di Vittoriano Bitossi, scomparso ieri, mercoledì 17 gennaio, nella sua abitazione di Montelupo Fiorentino.
«Rivolgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia Bitossi. Con il Cavalier Vittoriano se ne va un uomo che ha rappresentato un punto di riferimento per tutto il territorio dell'Empolese Valdelsa. Non solo un imprenditore, ma un cittadino che ha dedicato tutta la sua vita a far crescere e sviluppare la nostra area. Un esempio di valori e pratiche a cui ispirarsi che mancherà tanto a tutta la nostra comunità».
Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino esprime il suo cordoglio: "Scompare un grandissimo personaggio dell'industria del nostro territorio.
Sono onorato di averlo conosciuto. Condoglianze alla famiglia."
Simone Londi, assessore alla scuola di Montelupo: "Se ne va la persona di Montelupo probabilmente più influente di tutto il '900.
Insignito del titolo di Cavaliere del lavoro e di Commendatore, non c'è un montelupino di origine che non abbia avuto almeno un parente a lavorare da lui in Colorobbia.
Lui che negli anni 40 comprava il latte dai miei nonni dicendo: "Ve lo posso pagare la prossima volta?"
Lui che è partito lavorando la mota (come la chiamiamo noi in paese), lascia oggi un'azienda di 2100 dipendenti e un fatturato di oltre 500 milioni di euro.
Aziende in Asia, sud America, Europa e Stati Uniti, senza mai dimenticarsi del proprio paese.
All'ingresso della fabbrica madre a Samminiatello, è ancora appeso un manifesto con una scritta di un anonimo fiorentino del '400 che rappresenta bene lo spirito del gruppo, e che recita così:
"Nessuna impresa, per piccola o grande che sia, può avere cominciamento e fine senza queste 3 cose:
- senza sapere
- senza potere
- senza, con amore volere"
La passione per il lavoro ti ha permesso di realizzare tutto questo, e oggi più che mai 2100 famiglie ti porgono i loro ringraziamenti e i loro ultimi saluti."
Jacopo Mazzantini, segretario Pd Empolese Valdelsa, esprime a nome di tutto il partito il cordoglio per la scomparsa di Vittoriano Bitossi, storico titolare delle Industrie Bitossi e Colorobbia: “Se ne va un uomo che per decenni è stato uno dei punti di riferimento dell’imprenditoria non solo empolese, ma nazionale. E’ sempre stato attento e vicino ai suoi operai e al territorio, un imprenditore corretto e illuminato, per questo molte persone lo ricorderanno con affetto e stima. Alla famiglia e a tutti i suoi cari le condoglianze di tutto il Pd.”
Anche Simone Campinoti, direttore e presidente CEAM, ex presidente di Confindustria dell'Empolese Valdelsa, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Vittoriano Bitossi.
"Il nostro territorio perde un grande imprenditore ma soprattutto un grande uomo, semplice, umile, uno dei pochi che ha sempre saputo guardare oltre il recinto intuendo dove andare con grande anticipo, un esempio per tutti noi privilegiati che hanno avuto modo di conoscerlo.
Muore un vero capitano che sapeva manovrare la sua nave anche con onde alte, proteggendo i suoi marinai e riportando sempre la nave in porto, un uomo che sapeva delegare e guardare il buono delle cose
Un imprenditore che pur facendo impresa magistralmente anche cimentandosi in settori nuovi e innovativi, anche con qualche errore incassato senza rammaricarsi e senza che questi lo abbiano mai fermato, che rafforza il grande valore dell’uomo, e lo ha sempre fatto con un concetto di responsabilità sociale ante litteram, con ampie ricadute sul territorio che sono sotto gli occhi di tutti sotto ogni punto di vista e ahimé non sempre gli è stato riconosciuto come era doveroso, ma con grande correttezza e eleganza non ha mai fatto pesare nulla a nessuno anche quando avrebbe potuto farlo.
Perdiamo tutti tanto davvero, anche se il suo insegnamento lascia un segno indelebile in tutti noi.
Proprio in questi giorni, sapendo che il futuro non poteva essere eterno, avevo espresso un desiderio di un ultima chiacchierata con lui per ringraziarlo di tante cose, e il fido Paolo Pinelli da sempre suo braccio destro mi sta aiutando a realizzarlo, purtroppo il destino ha fatto in modo che rimanga un desiderio.
Ho sempre avuto non solo stima, ma direi devozione per quest’uomo, indimenticabili per me alcune chiacchierate fatte da soli la sera tardi al buio in uno dei suoi capannoni mentre come era suo solito, silenzioso e invisibile visitava il suo mondo…
Le mie personali e sincere condoglianze agli amici Marco e Cinzia e a tutta la famiglia".
La Misericordia di Empoli partecipa al dolore per la scomparsa del noto imprenditore Vittoriano Bitossi. Il Governatore Pier Luigi Ciari, il Magistrato, il collegio dei Capo Guardia, i volontari e la fratellanza si stringono attorno alla famiglia Bitossi in questo difficile momento ed abbracciano in particolare il figlio Marco, Governatore della Misericordia di Montelupo.
Il Sindaco della Città Metropolitana: "La sua ceramica più bella": "Vittoriano Bitossi ha lasciato un'impronta vitale nella comunità di Montelupo e, più in generale, nell'Empolese Valdelsa ": il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze esprime gratitudine e ammirazione "per uomini così, capaci di coniugare l'impresa a uno sguardo largo sulla vita degli altri, mostrando che questi due pilastri del vivere umano e civile possono andare insieme e sono anzi necessari l'uno all'altro: è forse questa la ceramica più bella"