Anci al Governo: "Subito incontro su sicurezza delle scuole"
“La richiesta di Anci al Governo per un confronto politico immediato sul tema dell’edilizia scolastica è quanto mai opportuna e condivisa. E ringrazio il presidente Decaro per aver accolto subito l’appello giunto dalla Toscana, in particolare dal sindaco di Roccastrada Francesco Limatola, dopo il caso che ha investito il suo Comune”. E’ quanto afferma il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, oggi a Roma per il Consiglio nazionale dell’associazione dei Comuni.
Il caso è nato dopo che la Cassazione ha legittimato il sequestro preventivo per rischio sismico di una scuola del Comune di Roccastrada: l’edificio, in una scala che fissa a '1' il parametro di sicurezza statica, arrivava allo 0,985. Limatola si era opposto al primo provvedimento di chiusura della Procura, e il Tribunale del Riesame gli aveva dato ragione; ma la Suprema Corte ha poi ribaltato la decisione. Ed il sindaco è ora anche indagato per omissione di atti di ufficio.
“Questa vicenda è emblematica di una situazione degli edifici pubblici, in particolare quelli scolastici, che coinvolge tutti i sindaci ed è sempre più complessa e difficile da gestire – sottolinea Biffoni – Come il sindaco Limatola, credo che questa vicenda debba aprire una riflessione, per portare sia a regole chiare ed univoche, sia a risorse certe. L’unico obiettivo dei sindaci è il benessere dei cittadini, il loro agire è sempre per il bene comune: ma non possono essere lasciati soli. Per questo apprezzo particolarmente la richiesta di Anci al Governo, ed auspico che si affronti la questione al più presto”. Anche Bruno Valentini, sindaco di Siena, è intervenuto al Consiglio nazionale di stamani sullo stesso tema.
Nella richiesta di incontro con il Governo, inviata ai ministri Fedeli e Del Rio, il presidente naziomnale Anci Decaro ricorda e riconosce come la sicurezza degli edifici scolastici sia stata al centro dell’impegno del governo, che ha destinato risorse consistenti per avviare un’importante lavoro di programmazione; ma “all’impegno economico non ha corrisposto un effettivo impegno di snellimento e semplificazione delle procedure”, con tempi ancora lunghi ed eccessivi passaggi burocratici ed amministrativi.