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Moschea a Firenze, bocciata la mozione. Amato: "Il Pd perde la maschera"

"Prosegue la discriminazione della comunità islamica da parte dell’amministrazione nel garantire un luogo di culto adeguato con la bocciatura in Consiglio Comunale della mozione, con cui chiedevo l'impegno per la realizzazione della Moschea come sancito dalla pronuncia della Quarta sezione del Consiglio di Stato n. 8298, del 27 novembre 2010, in materia di edificazione di edifici di culto". Lo afferma la consigliera Miriam Amato, che aggiunge: "la sentenza del Consiglio di Stato ha sottolineato che “è compito degli enti territoriali provvedere a che sia consentito a tutte le confessioni religiose di poter liberamente esplicare la loro attività, anche individuando aree idonee ad accogliere i fedeli”, e che i Comuni non possono “sottrarsi dal dare ascolto alle eventuali richieste in questo senso che mirino a dare un contenuto sostanziale effettivo al diritto del libero esercizio, non solo nel momento attuativo, ma anche nella precedente fase di pianificazione delle modalità di utilizzo del territorio”.

La consigliera ricorda che "un altro strumento utile è dato dall’Art. 26 del D.L. 133/2014, detto Sblocca Italia, in vigore dal novembre 2014, unico articolo decente di tutto il decreto legislativo, che rappresenta una nuova forma di Federalismo demaniale e apre la strada a nuove procedure di valorizzazione degli immobili di proprietà dello Stato, tra cui beni in uso alle Pubbliche Amministrazioni e alla Difesa, non più utili a fini istituzionali".

"Il Comune avrebbe così potuto garantire la libertà religiosa a tutte le confessioni - incalza Amato - ma la volontà politica del PD è quella di negare questo diritto alla numerosa comunità islamica che da decenni vive nella nostra città. La definisco una discriminazione vera e propria - accusa la consigliera - considerando che da una risposta al mio question time sulle “attrezzature di interesse comune” destinate a “servizi religiosi”,  si ha che sul nostro territorio ci sono 900 mila mq destinati ai luoghi di culto, per la maggior parte usufruiti dalla chiesa cattolica, e che evidenzia carenza di spazi per le altre confessioni religiose, fra cui quella islamica", conclude Amato..

Fonte: Ufficio Stampa

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