Tanta Toscana in piazza San Pietro a Roma per Sant’Antonio Abate patrono degli animali
Per Sant’Antonio Abate patrono degli animali arriva in Piazza San Pietro una vera e propria Arca di Noè con mucche, asini, pecore, maiali, capre, cavalli, galline e conigli delle razze più rare e curiose salvate dal rischio di estinzione dagli allevatori italiani che in migliaia da tutta la Penisola invadono la Capitale per iniziativa dell’Associazione italiana Allevatori (AIA) e della Coldiretti.
Mercoledì 17 gennaio 2017 dalle ore 9,30 in Piazza San Pietro a Roma nella più grande “stalla sotto il cielo” mai aperta al pubblico nel centro della Capitale si potranno trovare, per la tradizionale benedizione, le bellissime mucche Pezzata Rossa e Chianina, la Pecora Merinizzata, la Capra Girgentana con le caratteristiche corna a cavaturacciolo, il maiale Appulo-Calabrese, il Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante rapido, l’Asino Ragusano, curiose varietà di conigli, oche e molte altre razze mai viste prima tutte assieme, mentre lungo via della Conciliazione ci sarà l’imponente sfilata a cavallo del Reggimento Corazzieri, dei Carabinieri, dei Lancieri di Montebello e della Polizia di Stato.
A fianco del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e del fiorentino Roberto Nocentini Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) sarà presente una delegazione in rappresentanza di tutta la Toscana.
"Questa celebrazione, soprattutto in un momento difficile come questo - sottolinea il presidente dell'Aia e Presidente di Coldiretti Firenze-Prato Roberto Nocentini - è una rappresentazione devozionale nei confronti del Santo Patrono, che significa anche la conferma della nostra testimonianza a favore dell'ambiente e del territorio".
In effetti il legame degli italiani con gli animali è molto forte infatti, secondo le statistiche, quattro italiani su dieci ospitano nella propria casa un animale.
“La sensibilità degli italiani per gli animali domestici è una questione di rilevanza affettiva – sottolinea Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - che ha ricadute di carattere economico, muovendo un indotto significativo. Aumentano anche le imprese agricole che – conclude De Concilio – nell’ambito della multifunzionalità codificata dalla legge di orientamento, propongono una ospitalità “naturalmente” ecosostenibile a favore di cani e gatti”.
Fonte: Coldiretti Toscana - Ufficio Stampa