Il fac-simile del Codice Rustici giunge a 38 biblioteche della Toscana
L’edizione in fac-simile del Codice Rustici (1448-1453), un ‘monumento cartaceo’ allo splendore artistico e religioso della Firenze del primo Quattrocento e uno dei manoscritti più preziosi al mondo, è stato donato alle 38 più importanti biblioteche della Toscana (con l’aggiunta della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna e della Biblioteca Augusta di Perugia) dalla Fondazione CR Firenze che ha sostenuto il progetto editoriale edito da Leo S. Olschki. Il cofanetto contenente i due volumi (fac-simile ed edizione critica) è stato presentato stamani nella sede della Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze dal Presidente della Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze Aureliano Benedetti, da Emanuele Barletti della Fondazione CR Firenze, da Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno e da Elena Gurrieri, coordinatrice scientifica del progetto.
Il prezioso manoscritto, intitolato Dimostrazione dell’andata o viaggio al Santo Sepolcro e al Monte Sinai di Marco di Bartolomeo Rustici, è conservato nella biblioteca del Seminario Maggiore di Firenze, e la sua riproduzione in fac-simile consente la conoscenza e la divulgazione di uno dei testi antichi più legati alla storia della città soprattutto per il gran numero di preziose miniature che illustrano, nella prima parte, edifici monumentali del centro urbano come erano ancora nella prima metà del Quattrocento, epoca a cui risale l’opera. Proprio per questo la Fondazione, oltre a produrlo, ha avviato la sua donazione alle principali istituzioni librarie del Paese, a partire dal 2015 offrendo la prima copia a Papa Francesco, in occasione della sua visita a Firenze, per la Biblioteca Apostolica Vaticana. Successivamente a Roma, nel 2017, altre storiche biblioteche della capitale sono state destinatarie della pubblicazione oltre a varie raccolte librarie di fondazioni di origine bancaria italiane. Dopo la tappa fiorentina, è prevista la possibilità di allargare ad altre realtà culturali la sua presentazione e distribuzione, affidando sempre alla gratuità dell’operazione lo scopo ultimo di fornire un contributo alla conoscenza.
Il codice ha il nome del suo principale curatore, l’orafo fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici (1393-1457) che ha raccontato il suo viaggio, reale e simbolico al tempo stesso, da Firenze alla Terrasanta ed è edito assieme all’edizione critica, a cura di Kathleen Olive e Nerida Newbigin, italianiste dell’Università di Sydney, in Australia e coordinata da Elena Gurrieri, responsabile della biblioteca (che cominciò a pensare a questo progetto nel 1997), con testi di Cristina Acidini, Elena Gurrieri, Franco Cardini, Francesco Gurrieri, Timothy Verdon, Katheleen Olive, Nerida Newbigin, Simone Martini, Alice Cavinato, Francesco Salvestrini.
Fonte: Fondazione CR Firenze