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Conclusi i lavori, la Torre delle Ore torna a suonare

La Torre delle Ore torna da questo pomeriggio (martedì 16 gennaio) a scandire il tempo della città come ha fatto per molti secoli prima che un guasto ne fermasse la voce. Si stanno concludendo infatti i lavori, finanziati dall'Opera delle Mura di Lucca con un importo di 7.550 euro, che permetteranno all'antico concerto di tre campane di indicare nuovamente le ore; anzi, secondo l'antica tradizione, i suoni si avvicenderanno ogni quarto d'ora. Tuttavia per non disturbare ed evitare un eccessivo 'scampanio' notturno i rintocchi saranno suonati quotidianamente solo dalle ore 8 alle ore 20.

È proprio per permettere con facilità di poter silenziare la torre nelle ore di riposo dei residenti che in questi giorni verrà montato il nuovo timer elettronico che controllerà il suono delle campane senza modificare il meccanismo dell'antico dispositivo realizzato dall'orologiaio ginevrino Louis Simon nel 1752 per la Repubblica di Lucca.

L'Orologio di Luois Simon, restaurato dal Rotary Club di Lucca, nell'ambito di un ampio progetto per la valorizzazione del monumento, ed esposto presso la Banca del Monte nella nella primavera 2017, è oggi ricollocato alla sommità della torre dove ha ripreso a far girare la lancetta del grande quadrante

La storia - Affittata dal Comune di Lucca e poi comprata alla famiglia Diversi, la Torre delle Ore ospita dal 1390 l'orologio pubblico dotato inizialmente del rintocco di una sola campana. Un secolo dopo vi fu applicato il quadrante. Nel 1752, dopo varie modifiche dei meccanismi succedutisi nel corso dei secoli, la Repubblica di Lucca commissionò all’orologiaio ginevrino Louis Simon la costruzione di un moderno meccanismo che fu installato due anni dopo con la collaborazione dell’orologiaio lucchese Sigismondo Caturegli, dotato di un nuovo quadrante e tre nuove campane, fuse dal fonditore lucchese Stefano Filippi. Il suono delle ore è alla romana (da una a sei) ed è scandito dalla campana più grande, mentre i quarti sono suonati da due campane più piccole.

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa

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