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Caso Sguanci. Le reazioni del mondo politico

"Fatto salvo che Mussolini è la persona più lontano da me e dal mio modo di pensare, nessuno in questo Paese ha fatto, in quattro lustri, quello che ha fatto lui in vent'anni. E purtroppo a dircelo è la storia". Lo ha dichiarato su facebook Maurizio Sguanci (Pd), presidente del Quartiere 1 a Firenze ed ex consigliere democratico durante il mandato da sindaco di Matteo Renzi.

Sguanci si dichiara antifascista e dice di Mussolini che fu un criminale, ma nel commento a un posti del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, dice: "Fatte salve tutte le peggiori nefandezze, fece anche: la riforma industriale, la riforma del lavoro, la riforma dei salari, introdusse la tredicesima, la riforma delle pensioni, della scuola, la riforma agraria, l'edilizia sociale, le varie bonifiche, rinnovato le linee ferroviarie. Eretto Università, istituti agrari, scuole di guerra aeree e navali e tante tante altre cose".

Alessio Rossi e Stefania Collesei (consiglieri Comunali Firenze Art. 1 – Mdp) e Costanza Tortù (consigliera Quartiere n. 1 Firenze) esprimono la loro indignazione in merito: “Siamo rimasti allibiti e sconcertati dalle dichiarazione del Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci. 

Il suo giudizio sul ventennio fascista è seriamente pericoloso. Pur dichiarandosi lontano da Mussolini Sguanci gli riconosce una serie di meriti fino al giudizio finale allucinante: “Nessuno in questo Paese ha fatto quello che ha fatto lui in vent’anni”

Che vuol dire? Gli dobbiamo dire bravo? Lo dobbiamo ringraziare?

Lo dobbiamo rivalutare perché ha promosso le leggi razziali? Ha fatto torturare e uccidere le persone nelle prigioni fasciste? Perché ha cancellato le libertà di stampa e di parola? Ma magari è stato bravo perché ha inventato le colonie al mare?

Il post di Facebook di Sguanci non è fatto di poco conto, da derubricare a considerazione personale.

E’ un insulto a Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza che si è liberata da sola al nazifascismo.

E Sguanci non è un cittadino qualsiasi ma il presidente di un Quartiere, il Quartiere 1 il Centro Storico dove sono stati fatti saltare i ponti sull’Arno e i partigiani correvano nel Corridoio vasariano per unire Firenze nella lotta antifascista.

Sguanci è uomo delle istituzioni e le sue dichiarazioni sono per noi Articolo 1 – Mdp, inaccettabili.

Per noi che con questo rappresentante siamo attualmente in maggioranza.

Per questo chiediamo al nostro Sindaco Dario Nardella di non sottovalutare l’episodio, di prendere le distanze dalle dichiarazioni di Sguanci, di condannarne l’inadeguatezza a ricoprire un ruolo istituzionale e conseguentemente chiederne le dimissioni.

Ci sono limiti che non si possono superare. Cose che non si possono dire se si agisce nel campo del centrosinistra.

Ci sono questioni sulle quali non vi possono essere mediazioni o distinguo.

Conoscendo la sensibilità del Sindaco su queste questioni crediamo che non ci saranno problemi ad accogliere queste sollecitazioni.

Se al contrario non verificheremo convergenze su questo punto saremo costretti a prenderne atto con le conseguenze del caso e l’uscita dalla maggioranza.

Chiudiamo “Il fascismo non è un’opinione è un crimine”.

Sen. Alessia Petraglia (Liberi e Uguali SI): Per esponente Pd Firenze, nessuno come Mussolini ha fatto di più in 20 anni...

Torni a studiare la storia...

 

“Per il presidente  del Quartiere di Firenze 1, l’esponente del Pd Maurizio Sguanci,  comunque   Mussolini ha fatto tante riforme. Sguanci dovrebbe studiare meglio la storia: un dittatore non fa riforme ma impone politiche. E quelle di Mussolini erano politiche fasciste.”

Così la senatrice fiorentina di Sinistra Italiana Alessia Petraglia, esponente di Liberi e Uguali replica alle parole del rappresentante del Pd su Mussolini.

 

Firenze riparte a sinistra: "Parole incompatibili con il ruolo di Presidente di Firenze. Nessuna scusa può bastare per rimediare." Presenteremo una mozione di sfiducia politica.

Dichiarazioni su Mussolini di Sguanci, Firenze riparte a sinistra in Comune e ai Quartieri: "Parole incompatibili con il ruolo di Presidente di Firenze, Medaglia d'Oro alla Resistenza. Nessuna scusa può bastare per rimediare alle dichiarazioni di Sguanci. Prima di scrivere certe cose si fermi, rifletta e studi la storia."In Comune e al Quartiere 1 presenteremo una mozione di sfiducia politica.

“Nessuno in questo Paese ha fatto quello che ha fatto lui in vent’anni”: se pensate che a concludere un proprio ragionamento su Benito Mussolini in questo modo sia stato un militante della destra xenofoba e nostalgica, vi sbagliate di grosso; questa lapidaria sentenza è nientemeno che di Maurizio Sguanci, presidente PD del Quartiere 1 di Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza." - affermano le Consigliere e i Consiglieri del gruppo 'Firenze riparte a sinistra' in Consiglio comunale e dei gruppi di Sinistra Italiana nei Quartieri, Grassi, Verdi, Trombi, Jaff, Santoni, Pupi, Sesti, Giorgetti e Poggi.

"Possiamo immaginare che le parole di Sguanci siano dovute soprattutto ad un’incomparabile leggerezza o superficialità (per non voler utilizzare termini più impietosi ma probabilmente più appropriati), ma ci piacerebbe comunque che il presidente Sguanci, prima di digitare sulla propria tastiera di domenica pomeriggio affermazioni del genere, si fermasse a riflettere e a ripassare alcune non trascurabili questioni. Innanzitutto chi ricopre la carica di Presidente perché regolarmente eletto dai cittadini, dovrebbe essere in grado di distinguere la differenza riguardo a capacità operativa di un governo che agisce seguendo i principi democratici e uno che lo fa avendo imprigionato, mandato al confine, fatto picchiare a morte tutti gli oppositori politici e ridotto il parlamento a “un’ aula sorda e grigia, bivacco di manipoli”. Ma non solo visto che in questo periodo tocca assistere a un continuo proliferare di falsi miti sull’immaginifico operato del Fascismo, occorre purtroppo ricordare ai più sprovveduti che, anche indipendentemente da Leggi Razziali, censura, persecuzioni, orrori coloniali in Eritrea, II guerra mondiale, etc.. etc.., l’Italia si ritrovò ad essere, alla fine del Ventennio, uno dei paesi economicamente più arretrati e poveri del panorama europeo."

"Ora viene da domandarsi se, in una città che ha ancora viva la ferita del duplice omicidio del seguace di Casapound Casseri, in una città che proprio oggi ha anche dovuto assistere, con inquietante coincidenza, alla stessa Casapound che ostentava le proprie bandiere con un banchino nella centralissima piazza Strozzi, chi scrive pubblicamente frasi del genere possa essere idoneo a guidarne il Quartiere del centro storico, o a rappresentarci tra pochi giorni alla ricorrenza del giorno della memoria … la nostra risposta è “NO”, senza se e senza ma. E da domani saremo in Consiglio comunale e al Quartiere 1 impegnati per discutere la mozione di sfiducia politica che il nostro gruppo ha presentato ai due livelli istituzionali."

LeU Firenze e metropolitano: “Parole inaccettabili, Nardella prenda posizione e chieda dimissioni”

“Abbiamo appreso con sgomento e indignazione quanto scritto, ieri, dal presidente del Quartiere 1 di Firenze, Maurizio Sguanci, su Facebook a proposito di Mussolini. Chiunque esalti l’opera di Mussolini o è un fascista o è un ignorante oppure è persona in malafede, oltre ad avere un'idea del fare estremamente pericolosa e fuorviante. Chiediamo al sindaco di Firenze, città Medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza antifascista, Dario Nardella, e ai presidenti dei Quartieri di prendere posizione contro questa gravissima offesa arrecata non solo alla nostra città ma alla memoria di tutto il Paese, chiedendo le dimissioni di Maurizio Sguanci dalla presidenza del Quartiere 1”. E’ quanto chiede Liberi e Uguali Firenze e metropolitano, a seguito delle dichiarazioni apparse ieri su Facebook del presidente del Quartiere 1, Maurizio Sguanci.

“Le affermazioni di Sguanci sono inammissibili per il contenuto e per la strumentalizzazione a cui si prestano – continua il coordinamento di LeU -  La Resistenza, il sacrificio di tanti giovani partigiani e di tutti coloro che negli anni si opposero alle angherie del regime, hanno confinato il fascismo tra le pagine buie della storia dell’umanità. Pagine che racchiudono sofferenze, soprusi, repressione, morte, e di cui, soprattutto tra le nuove generazioni, dobbiamo mantenere vivo il ricordo affinché non si ripetano mai più.  Mussolini in vent’anni ha emanato le leggi fascistissime (1925-26) con le quali ha distrutto la libertà politica, la libertà di associarsi in partiti politici, la libertà di stampa. Ha ordinato l’assassinio degli avversari politici come Giacomo Matteotti, il confino di moltissimi che esprimevano idee diverse da quelli del regime, ha coinvolto l’Italia in vergognose guerre coloniali in Africa e di annessione in Albania. Ha reso l’Italia serva di un criminale come Hitler a cui si è alleato, ha imposto l’approvazione delle leggi razziali grazie alle quali ha potuto espellere gli ebrei dalle scuole e dagli incarichi pubblici. Ha partecipato alla guerra di Spagna appoggiando il suo degno camerata Francisco Franco, ha mandato a morire centinaia di migliaia di ragazzi in Africa, in Albania, in Grecia, in Russia, ci ha inflitto indicibili sofferenze, distruzione, umiliazioni. Per tutti questi dolorosi motivi, e purtroppo per molti altri ancora, troviamo inaccettabili e gravemente offensive della memoria collettiva le parole che un rappresentante delle istituzioni democratiche come Sguanci ha utilizzato per esprimersi su chi di queste nefandezze fu ispiratore e artefice”.

Firenze Riparte a Sinistra “Il presidente del Quartiere 1 si dimetta, per rispetto della carica che ricopre e della città di Firenze”

Oggi, in risposta alla nostra domanda d’attualità sulle affermazioni del Presidente del Quartiere Uno del Comune di Firenze relative a Mussolini, avremmo preferito sentire risposta del sindaco, o meglio ancora le dimissioni del presidente del Q1 stesso: sarebbe stato un gesto doveroso, un gesto di rispetto nei confronti della città di Firenze.

Il commento del presidente del Q1 è stato mortificante, inappropriato, mistificatorio e ai limiti dell’apologia, dal momento che ha fatto proprie argomentazioni false che circolano negli ambienti neofascisti che cercano di riabilitare il fascismo.

Nel consiglio di oggi abbiamo sentito parole di condanna, ma niente più, eppure siamo nella stessa aula dove una larga maggioranza ha ritenuto, solo poche settimane fa, di ribadire con forza la necessità politica di sostenere l’antifascismo come valore, e di farlo proprio a Firenze, città medaglia d’oro al valore militare nella guerra di liberazione, ma nella quale oggi nascono associazioni neofasciste, anche nello stesso Q1.

Il presidente del Q1 ha ritenuto importante, a pochi giorni dalla giornata della memoria, difendere Pirozzi, candidato del centrodestra che riabilitava Mussolini, con argomentazioni mistificatorie e neofasciste. Le scuse non bastano, non sarebbe rispettoso nei confronti del ruolo che ricopre e della città di Firenze: è necessario che il presidente del Q1 lasci l’incarico. Non è una questione di partito, non è una questione del solo quartiere: ne va dell’onore della nostra città.
Le affermazioni del presidente del Q1 non sono una leggerezza, non possono e non devono essere considerate una leggerezza: non solo per rispetto al ruolo di presidente del Quartiere Uno, che racchiude il tesoro dell’UNESCO e porta ancora le ferite inferte dai nazisti e dai franchi tiratori, ma anche per rispetto alla città di Firenze.

L'ANPI: "Lascia esterrefatti la vicenda di Maurizio Sguanci"

Le sue parole su Mussolini, infarcite delle sciocchezze tipiche di certa insopportabile superficialità dilagante sui social network, sono indegne di una città come quella di Firenze, che ha pagato più di altre vent'anni di dittatura e il passaggio della guerra voluta dai nazifascisti.

Rappresentare le istituzioni democratiche nate in Italia solo grazie alla sconfitta del fascismo comporta responsabilità, comporta lo schierarsi dalla parte della libertà contro la sua negazione, ovvero il fascismo. Nei giorni in cui il consiglio comunale ha approvato una delibera che vieta spazi a chi minaccia la democrazia, dalla quale attendiamo discenda in tempi rapidissimi una coerente modifica ai regolamenti comunali in materia, non è possibile alcun tentennamento.
Come ANPI provinciale di Firenze chiediamo al sindaco Nardella di prendere una posizione chiara rispetto a quanto accaduto e respingiamo con forza ogni concessione a una storia che è inconciliabile con il vivere civile sancito dalla nostra Costituzione.

 

Il gruppo consiliare di Mdp, il gruppo Pd e il sindaco Dario Nardella si incontreranno sul caso. L'incontro è in programma per questo mercoledì 17 gennaio.

 

 

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