Tra libri e fotografia, la Casa del Popolo di Fibbiana riscopre la 'PopolArte'
L’aggregazione, lo stare insieme, a tutto tondo, per tutti. PopolArte è un mix di tradizione e nuova visione della Casa del Popolo, l’arte che entra negli spazi insoliti, per colorare le pareti, e regalare una riflessione. L’idea nasce e cresce tra un caffè e un aperitivo, tra i ragazzi che lavorano dietro al bancone e i clienti, che scoprono una passione comune per le foto. Uno spunto, che è diventato una partenza, un lavoro che dura da qualche mese, e che vede la collaborazione di tutto lo staff della Pegaso, dall’organizzazione agli allestimenti.
A dare il via agli eventi sarà la mostra fotografica Giornali di bordo, della cronista de La Nazione di Prato, Sara Bessi, il 17 gennaio, dalle 20. Una chiacchierata leggera, un dialogo tra amici, la formula sarà sempre la stessa, per ogni evento. A seguire, l’aperitivo curato dallo staff del circolo. Per un mese, poi, una selezione di foto resterà esposta nella sala della pizzeria, in modo che chiunque possa goderne. Nessuno spazio delimitato, non una stanza apposita in cui esporre, volutamente, affinché le opere possano essere viste, guardate, possano far riflettere, con semplicità, anche mangiando una pizza o giocando a carte.
Da Bessi si passerà, il 31 gennaio, a un altro giornalista: Simone Innocenti, del Corriere Fiorentino, presenterà Firenze mare, ultima fatica letteraria. Edito da Giulio Perrone, il nuovo libro di Innocenti - che fa seguito a Puntazza, raccolta di racconti - stupisce e incuriosisce anche solo per il titolo, accompagnando poi il lettore in una Firenze diversa, tutta da scoprire.
Due settimane e, di nuovo di mercoledì, la sera di San Valentino, toccherà a un’altra donna, e questa volta montelupina, ad esporre le proprie opere. Arriva a Fibbiana Milva Florence, già ammirata in diverse esposizioni sia alla Festa della Ceramica che al circolo ARCI di Montelupo. La mostra sarà intitolata Di_Visioni. Un occhio montelupino proprio su Montelupo.
L’ultimo giorno di febbraio, invece, il 28, arriva dalla vicina San Miniato Pilade Cantini, con il Manifesto del Partito Comunista in ottava rima (edizioni Clichy). Già un successo e un piccolo caso letterario, Cantini riflette, quasi dialogando, con altri autori, sul ‘vero’ manifesto di Marx, sul ruolo e la forma, riportandone forse in auge alcuni temi.
Dalla politica, alle Emozioni Invisibili di Marco Stacchini. Architetto di Castelfiorentino, con una passione per la fotografia, è alla sua prima mostra personale. Un debutto in bianco e nero, delicato, su strutture altrimenti spigolose.
Ultimo, ma non per importanza, dei libri presentati, sarà Solo, di Luca Londi (il 4 aprile), edito da L’Erudita. L’autore, in questo secondo romanzo, porta il lettore nella vita di Giuseppe, Maestro d’ascia e esperto costruttore di barche, che si troverà a dover essere timoniere in acque diverse da quelle immaginate.
Dopo un grande scrittore, un grande fotografo: Diego Di Guardo. Professionista dell’immagine, da anni trapiantato in Toscana, Di Guardo accende proprio quegli occhi il cui nome sembra richiamare. Looking Humans, un incrocio di sguardi, filtrati solo dall’obiettivo della macchina fotografica.
Dopo quattro mostre e tre libri, la svolta verso una mostra d’arte. Il 23 maggio, per chiudere un ciclo di sei mesi di attività, si apriranno i Caos Quotidiani di Luca Taddeini. Una mostra che vuole essere ponte tra fotografia e istallazione artistica, che manipola le immagini per arrivare a un concetto, un principio, un valore. Un collage di riflessioni per sintetizzarne una. Le opere di Taddeini sono già state esposte a Genova e alcune sono state finaliste in diversi concorsi nazionali.
La mostra di Taddeini si concluderà a giugno, chiudendo il primo ciclo sperimentale di incontri e attività culturali, con la speranza, a settembre, di poter replicare con un’altra stagione di appuntamenti.
Fonte: Casa del Popolo di Fibbiana