Gli artigiani dell’Oltrarno protagonisti dei video degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti
Artigianato e Oltrarno, mestieri antichi e occhi giovani per catturare l’anima del quartiere più caratteristico di Firenze, ancora custode delle tradizioni dei maestri artigiani nelle loro storiche botteghe. Quattro video realizzati da 24 studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, del corso di Linguaggi e Tecniche dell’Audiovisivo. Sono ragazzi che vengono da diverse parti del mondo e che hanno tradotto in immagini le emozioni provate nel corso delle 8 tappe del tour Artigianato&aperitivo, iniziativa firmata da Officina Creativa-Artex e Andare a Zonzo, che da marzo a giugno scorso ha dato la possibilità a tantissimi fiorentini di riscoprire vicoli, piazze e giardini dell’Oltrarno e vedere da vicino il lavoro degli artigiani, per concludere poi con un aperitivo nei sei locali che hanno aderito al progetto.
Un evento di “ARTour Toscana gli itinerari dell’artigianato” - progetto promosso dalla Regione Toscana, organizzato da Artex-Centro per l’artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, in collaborazione con Cna Toscana e Confartigianato Toscana - che ha l’obiettivo di promuovere nuovi itinerari turistici culturali, più sensibili alle tradizioni artigiane.
I video sono stati presentati oggi all’Officina Creativa di via Giano della Bella dagli stessi ragazzi insieme a Giovanni Lamioni, presidente di Artex, Massimo Rossi, docente del corso di Linguaggi e Tecniche dell'Audiovisivo Accademia di Belle Arti di Firenze, Cecilia Del Re, assessore del Comune di Firenze, Claudio Rocca, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, e Tommaso Castelli, fondatore di Andare a Zonzo.
Con Artex gli studenti hanno messo a punto il concept, lo story board e realizzato i video, vere e proprie storie che raccontano la bellezza del mestiere dell’artigiano, che parla un linguaggio contemporaneo e che affascina tutti, soprattutto i giovani. C’è un apprendista del Calzaturificio Laudato che indossa scarpe magiche che lo rendono irresistibile, ci sono le mani che lavorano con maestria il vetro all’antica Moleria Locchi, ci sono gli attrezzi che fanno del mestiere del restauro un arte da Beneforti Restauri e c’è la creatività che si materializza nei bellissimi gioielli dell’artista giapponese Yoko Takirai.“Sono storie che mettono a contatto due mondi, gli artigiani, con i loro antichi mestieri, e i giovani, con la loro capacità di comunicazione - dichiara Giovanni Lamioni, Presidente di Artex - Sono mondi che si contaminano a vicenda e da cui nascono progetti belli, con potenzialità altissime che gli stessi artigiani devono sfruttare attraverso l’uso delle nuove tecnologie e dei social”. Per dare una spinta in più al settore, Artex ha deciso di rinnovare la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. “Una collaborazione quasi naturale - continua Lamioni - per dare spazio ai giovani. Lavoreremo insieme per creare nuove imprese e recuperare spazi pubblici e farli rinascere grazie all’artigianato artistico”
“Il punto di forza che permea ancora oggi il Made in Italy è il lavoro artigiano o di produzione artistica – dichiara il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Claudio Rocca – spesso però considerato una professione marginale e in un recente passato addirittura relegato in un ambito quasi residuale. A volte, poi, lo si è considerato come lavoro manuale, da cui allontanarsi (si pensi a tutto quel tessuto di artigiani che abbiamo perso dal dopoguerra in poi). In realtà - continua Rocca - il saper fare continua ad essere la spina dorsale di un sistema di imprese dove serve qualità e innovazione e il sapere e lavoro artistico ha subito la stessa considerazione. Oggi dobbiamo riflettere soprattutto su cosa vogliamo sviluppare, cosa intendiamo per creatività e quali opportunità vogliamo dare alle nuove generazioni per crescere e autodeterminarsi”.
“E’ bello vedere come i ragazzi dell’Accademia siano riusciti a cogliere l’essenza delle tappe di Artigianato&aperitivo - spiega Tommaso Castelli di Andare a Zonzo - L'iniziativa, nata tre anni fa da un'idea di Andare a Zonzo, ha attirato sin da subito l’attenzione di tanti fiorentini e la riproporremo anche quest’anno. Un tour in città che offre ai residenti un’esperienza reale e unica, coinvolgendo direttamente quelle botteghe artigiane che un tempo erano il fulcro economico della città e che oggi rappresentano un pezzo importante della nostra storia. I fiorentini imparano così a conoscere e ad apprezzare il lavoro artigianale e a fare proprie le tradizioni e la cultura che sono patrimonio di tutti noi”
“In un’epoca in cui è facile rivolgersi alla grande distribuzione – ha dichiarato l'assessore Del Re - è fondamentale riscoprire il valore del fatto a mano. Dietro ogni prodotto artigiano c’è una vera e propria storia che nasce dalla creatività e dall’impegno di ogni artista ed è necessario comunicare il processo produttivo perché tutti i cittadini abbiano consapevolezza del lavoro che c’è dietro al prodotto finito. E’ fondamentale creare una rete di iniziative come Artigianato&aperitivo, che possa diffondere l’importanza e la bellezza di questi mestieri per mantenerli vivi, anche attraverso il recupero di spazi e l’immersione nei quartieri di Firenze e delle sue periferie. In questo modo l’artigianato diventa un motore propulsore per lo sviluppo economico della città.”
Fonte: Ufficio Stampa