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Legge contro le ludopatie, accolte le proposte Anci Toscana

Simona Neri

Soddisfazione di Simona Neri, responsabile Anci Toscana per il progetto Ludopatie e Bullismo e sindaco di Pergine Valdarno, dopo che in commissione il consiglio regionale ha recepito tutte le modifiche proposte dall'Associazione regionale dei Comuni alla legge contro le ludopatie (57/2013). Le proposte, contenute in una lettera inviata dalla stessa Neri insieme al presidente Matteo Biffoni, prevedevano non solo l'inserimento tra i luoghi sensibili delle scuole dell'infanzia, gli sportelli bancomat e i compro-oro (così come  prevede il regolamento-tipo già inviato a tutti i Comuni toscani), ma soprattutto l'introduzione dell'obbligo di formazione per gestori e personale operante nell'ambito dei centri scommesse e di spazi per il gioco. Non si tratta di una legge retroattiva per quanto concerne il cosiddetto "distanziometro" dai luoghi sensibili, ma un altro importante aggiornamento riguarda l'estensione della definizione di "nuova installazione" anche in caso di stipula di nuovo contratto o di installazione degli apparecchi in altri locali, a seguito del trasferimento della sede.

"Esprimo la mia grandissima soddisfazione e ringrazio tutti i partecipanti al Tavolo Ludopatie di Anci Toscana, gli amministratori ed i tecnici che si sono impegnati per raggiungere questo traguardo. Le novità introdotte sono tante ed importanti, rendono la nostra una Regione tra le più aggiornate sul tema, anche alla luce delle misure concordate in sede di Conferenza Unificata. L'introduzione dell'obbligo di formazione per i gestori ed il personale del settore ci allinea a molte altre Regioni italiane. Ringrazio quindi la Commissione Sanità che questa mattina ha dato il via libera a questo importante provvedimento che, accanto al costante lavoro del personale operante nei SerT, contribuirà a limitare lo sviluppo di una patologia sempre più diffusa. Il lavoro è solo all'inizio, dopo Il Regolamento Comunale e la proposta di modifica della legge regionale il tavolo di Anci continuerà a lavorare per la definizione di un'ordinanza tipo sugli orari di interruzione del gioco e, certamente, per intervenire sul tema della pubblicità e sulla regolamentazione del gioco on-line che rappresenta un pericolo soprattutto per i più piccoli."


«E’ un ottimo risultato quello raggiunto oggi in commissione sanità: abbiamo infatti approvato a larghissima maggioranza il testo di legge che modifica le norme e aumenta il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Tante le novità: nuovi punti sensibili da cui tenere lontane agenzie di scommesse e slot-machine, corsi di formazione mirati per gestori e dipendenti, investimento sulla prevenzione, nuovo sistema sanzionatorio e grande restrizione in merito alle nuove aperture o sub-ingressi. Lo sforzo di queste settimane, nel mio ruolo di presidente della Commissione e come gruppo Pd, è stato quello di trovare la sintesi con Forza Italia, Mdp, 5 Stelle e Sinistra Italiana sulla base della proposta avanzata da Anci Toscana, tramite il suo delegato Simona Neri, ha trovato riscontro positivo nella disponibilità di tutte le forze politiche nel convergere su un testo condiviso. La Toscana è ancora una volta all’avanguardia nel contesto nazionale del contrasto al gioco d'azzardo e sostegno alla difesa da questa patologia che ha enormi conseguenze sulla vita di migliaia di persone e famiglie».

Lo afferma Stefano Scaramelli, presidente della Commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale della Toscana, commentando l’approvazione in commissione delle modifiche alla normativa che integra e aggiorna la legge regionale in materia di prevenzione e lotta alle ludopatie.

Il testo approvato in Commissione sanità, con la sola astensione di Lega Nord, prevede importanti novità tra le quali l'inserimento delle scuole dell'infanzia, degli sportelli bancomat e degli esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati tra i luoghi sensibili;  l'introduzione dell'obbligo di formazione per i gestori e per il personale operante nell'ambito dei centri scommesse e degli spazi per il gioco; l'estensione della definizione di "nuova installazione" anche in caso di stipula di nuovo contratto o di installazione degli apparecchi in altri locali, a seguito del trasferimento della sede. Aumentate anche le sanzioni previste per il mancato assolvimento degli obblighi previsti a carico dei gestori di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro e del personale operante. La sanzione amministrativa pecuniaria va da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 5.000 euro per ogni inosservanza. La sanzione è accompagnata da diffida comunale nei confronti del gestore e del personale interessato a partecipare alla prima offerta formativa disponibile successiva all'accertamento della violazione.

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