Conferenza permanente antimafia, bocciata la proposta del M5S
Bocciata in Commissione Affari Istituzionali la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che istituiva la Conferenza Permanente Antimafia regionale. Contrari i commissari PD, il centrodestra non ha partecipato al voto. Martedì in Consiglio regionale il voto finale.
“Ci siamo lasciati alle spalle un 2017 segnato da maxi-inchieste sulle infiltrazioni mafiose nel ciclo dei rifiuti toscano. E appena ieri sono arrivati due arresti a Prato e Montalcino in una grande operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Eppure il PD vuole continuare a non fare niente oltre un ordinario surreale in materia antimafia. Un atteggiamento ben oltre la semplice ipocrisia” così Gabriele Bianchi, consigliere regionale capogruppo M5S e primo firmatario della proposta.
“Basti pensare che il capogruppo Marras, dato dai giornali come aspirante deputato, ha giustificato il voto contrario segnalando che l’Osservatorio regionale sul fenomeno lavora già bene e ha recentemente pubblicato un’ottima ricerca. Peccato che questa sia stata fatta dalla Normale di Pisa, per 340mila euro di spesa, e PD e Rossi si sono dimenticati da anni di nominare i membri di quell’Osservatorio, rendendolo una scatola vuota” ha precisato il Cinque Stelle, vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e organizzatore nel settembre scorso di un Convegno regionale dal titolo “Mafia in Toscana: faccende di casa nostra”.
“Prendiamo atto che se questo è il PD, il centrodestra non è diverso: siamo alla noncuranza tale che prima di discutere l’atto il suo commissario si è alzato e se n’è andato. Prendiamo atto di essere l’unica forza di governo della Regione ad aver letto come un allarme rosso le cronache giudiziarie e le segnalazioni dei territori in materia di infiltrazioni mafiose” conclude Bianchi.
Fonte: Area Comunicazione M5S - Regione Toscana