Cobas contro Regione Toscana: "Fallimento del progetto Lavoro Sicuro"
"Quello che abbiamo visto alla televisione SUL CANALE 5, reportage di Striscia la Notizia (nei giorni 8 e 9 gennaio 2017) sulla gestione della sicurezza nel settore manifatturiero, a seguito della scelta della Regione Toscana di istituire una Task Force di TDP PISLL, per intervenire dopo il terribile rogo del 2013 di un capannone utilizzato da imprese cinesi, sul tema del lavoro sicuro, mostra quello che noi da tempo denunciamo, ovvero una cattiva gestione del settore da parte della direzione aziendale e l’affidamento della Responsabilità del progetto a chi in quel settore non aveva molta esperienza.
Le immagini di Striscia la Notizia mostrano come nei capannoni alveare si trovino tantissime microimprese distribuite in micro porzioni di locale, separate da divisori precari, dentro i quali si trovano i macchinari, banconi e materiali pericolosi e nocivi, nei quali ci vivono gli artigiani con la propria famiglia. Il reportage mostra come in questi ambienti “lavorativi” vengono anche utilizzati come abitazione nella quale oltre a lavorare a ciclo continuo, ci vivono, ci dormono e ci mangiano le famiglie con i bambini i quali durante le lavorazioni sono esposti a tutti i tipi di rischi e pericoli. Le riprese viste mostrano senza veli ciò che quotidianamente avviene sul territorio toscano e oltre a mostrare l’inefficacia del progetto “cinesi” pongono l’inquietante interrogativo di come si sia potuto autorizzare l’esistenza di CAPANNONI ALVEARI nei quali la gestione della prevenzione incendi e l’evacuazione in caso di emergenza così come sono strutturati è IMPOSSIBILE.
Il vero problema non è come l’operatore TDP PISLL (tra l’altro precario) realizzi il controllo, poiché per formazione e requisiti siamo sicuri che ciò avvenga nelle modalità previste. Le immagini potrebbero indurre a pensare che i nostri lavoratori si mettano durante il sopralluogo il paraocchi, ma è matematicamente impossibile applicare le norme di prevenzione e sicurezza (in particolare quelle di prevenzione incendi) in luoghi privi di una gestione sistematica per la compresenza di numerose microimprese. CI VOLEVA STRISCIA LA NOTIZIA A DIMOSTRARE LA FALLACIA DEL PROGETTO ? Per correttezza riportiamo testualmente un passo significativo del progetto: -“… I controlli saranno effettuati con procedure più semplificate (e perciò più rapide) di quelle consuete, che saranno definite e rese omogenee in tutta l’Area Vasta Centro e saranno principalmente finalizzati all’accertamento e alla rimozione delle situazioni di maggior rischio (laboratori con annessi dormitori abusivi, con impianti elettrici fuori norma, con presenza di bombole a gas) …” E’ anche utile ricordare che come COBAS in tempi non sospetti (1 luglio 2016) eravamo già intervenuti criticamente con l’Azienda e con il Governatore Rossi sull’impossibilità di fare prevenzione nei capannoni alveare, all’epoca dicemmo che: - “… La prevenzione non è emergenza ma cultura.
Consentire, caro Governatore Rossi, al sistema delle imprese, di realizzare un capannone alveare con decine e decine di piccolissime imprese, divise in “microscomparti da cartongesso” è la negazione della cultura della prevenzione, salute e sicurezza, tollerata dalla Magistratura e contenuta nel Dlgs 81/2008, il quale non potrà mai essere rispettato in un alveare…” Ma anche in quell’occasione fummo ignorati in nome del populismo e della politica realizzata come vetrina o spot elettorale. I reportage di Striscia la Notizia ci portano a ribadire che occorre più attenzione al funzionamento dei servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro più rispetto verso i lavoratori del PISLL ai quali non possiamo che esprimere la piena vicinanza poiché quelle immagini possono indurre a pensare che i nostri operatori eseguono i sopralluoghi con il paraocchi, ma non è vero. Le responsabilità sono tutte in capo ai vertici - Regione Toscana, Direzione Generale USL Toscana Centro & Dirigenza - tutti portano la responsabilità morale e materiale di quanto le immagini mostrano".
Cobas Usl Toscana Centro