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Le Signore in Giallo

Chi è stata la prima investigatrice? La domanda è più che legittima visto che nel mondo del giallo non esiste un monopolio maschile. E’ dunque lecito aspettarsi una nutrita presenza di “occhi di lince” di sesso femminile, professioniste dell’indagine che risolvono enigmi e combattono il male. Vi stupirà sapere che la prima investigatrice è addirittura più vecchia del primo investigatore: infatti, l’anno di nascita della Signora di Scudery (il celebre poliziesco di Hoffmann) risale al periodo 1819-1821. A confronto, il Monsieur Dupin di Edgar Allan Poe, solitamente considerato il primo detective della storia del giallo, è un giovane ragazzotto che entrerà in azione solo vent'anni più tardi, nel 1841. Dopo questo giallo ambientato ai tempi del Re Sole, dove l’investigatrice è una dama di vecchio stampo, bisognerà aspettare la seconda metà dell’Ottocento per trovare una sua degna sostituta. Edgar Allan Poe, che del poliziesco inglese è stato il fondatore, non ci ha lasciato figure di donne-detective, sebbene i suoi racconti del terrore abbondino di eroine.

Ma gli anni passano e la scienza dell’indagine si perfeziona: dagli investigatori per caso si passa alla sofisticata organizzazione di Scotland Yard. La creatrice della Primula Rossa, la baronessa Emmuska Orczy, rende onore alle forze dell’ordine di Sua Maestà ed alle moderne investigatrici del ventesimo secolo nella raccolta Lady Molly Of Scotland Yard. Nel clima violento ed agitato del 900’, la donna-investigatore ha la possibilità di avviarsi, come i colleghi maschi, a due tipi di attività: quella della “consulting detective” professionale o quella della dilettante che scende in pista a tempo perso. Nel primo caso collaborerà con le forze dell’ordine o con un’agenzia privata; nel secondo, sfrutterà la sua abilità nei momenti d’ozio. L’esempio lampante di quest’ultima categoria è sicuramente Miss Jane Marple, creata nel 1930 da Agatha Christie; l’adorabile vecchina sviluppa e affina le sue doti da investigatrice nell'Inghilterra moderna.

Una menzione a parte meritano le donne che militano regolarmente nei corpi di polizia. Negli anni 60’, la scrittrice americana Dorothy Uhnak, ha realizzato una serie di romanzi dedicati alla carriera di Christie Opara, agente investigativo, che svolge il suo lavoro con grande caparbietà presso l’ufficio del Procuratore Distrettuale. Mentre, più recentemente, la letteratura ed il cinema del mistero sono stati attratti dalle agenti federali. Le più famose sono senz'altro Clarice Starling, brillante allieva della Sezione Scienza del Comportamento dell’FBI (protagonista del film “Il silenzio degli innocenti”), e Dana Scully (protagonista della serie tv X-Files), abituata a lavorare in coppia con Fox Mulder. Entrambi fanno parte della Sezione Pratiche “X” dell’FBI. Tutte queste donne hanno in comune la grande capacità di entrare all'interno della mente dei criminali e capire le motivazioni che li spingono ad atti tanto efferati, riuscendo così, ad anticiparne addirittura le mosse.

Giulia Meozzi

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