Saldi a Pisa a rilento, Grassini: "Inferiore l'importo medio degli scontrini"
Nonostante il 5 gennaio sia stato un buon esordio, l'inizio dei saldi a Pisa è tendenzialmente a rilento, con un effetto diluito e meno prorompente rispetto al passato. E' questo l'esito dell'indagine flash di ConfcommercioPisa a pochi giorni dall'inizio delle vendite in promozione. Scontrino medio intorno ai 100 euro, sconti tra il 30% e il 50%. Capi di abbigliamento, calzature, guanti e sciarpe, biancheria intima e articoli sportivi i prodotti più acquistati. Cresce la fiducia dei consumatori, i negozi al dettaglio -secondo l'indagine Confcommercio Research – restano i preferiti per gli acquisti. I clienti continuano a cercare la qualità, ma chi acquista non è disposto a superare il budget stabilito.
“Gente nei negozi ce n'è” - conferma la presidente di ConfcommercioPisa Federica Grassini - “anche se, complici le tante promozioni che costellano la stagione, l'effetto dirompente degli acquisti in saldo si è andato negli anni erodendo sempre di più. Una prima considerazione è che l'importo medio degli scontrini è inferiore rispetto a quello dello scorso anno, con un effetto inevitabile sugli incassi finali, anche se un bilancio più realistico lo potremo fare solo nei prossimi giorni. Di fatto la stagione piena dura soltanto pochi giorni e al contempo due mesi di saldi, considerando i tempi e i ritmi dei consumi attuali, rischiano di essere qualcosa di anacronistico”.
“E' un dato positivo il fatto che i negozi di fiducia e al dettaglio sono i luoghi principali dove acquistare in saldo (60%)” - conclude la presidente di ConfcommercioPisa - “così come il giudizio dei consumatori, che dimostrano comunque di apprezzare la varietà dei prodotti in saldo”.
Fonte: ConfcommercioPisa - Ufficio Stampa