Medaglia d’Onore degli Accademici Immobili a Glauco Mauri
Un riconoscimento a una carriera inimitabile e a un legame ultrasessantennale con il Teatro della Pergola. Ieri sera sul palco del massimo teatro fiorentino, al termine di En Attendant Beckett, Glauco Mauri, già Premio Chiave d’Oro del Primo Camerino, ha ricevuto la Medaglia d’Onore degli Accademici Immobili, i fondatori del Teatro della Pergola nel 1652-56. Ha consegnato la Medaglia Francesco Grossi, il più giovane tra gli attori diplomati della Scuola ‘Orazio Costa’ della Fondazione Teatro della Toscana.
Mauri è arrivato alla Pergola la prima volta nel gennaio 1954 con I fratelli Karamazov di Dostoevskij: in scena c’erano attori come Memo Benassi, Lilla Brignone, Gianni Santuccio, Enrico Maria Salerno. Fra i giovani, Adriana Asti, Franca Nuti e Glauco Mauri, che da allora ha trovato nel teatro di via della Pergola una delle sue case più amate.
Ieri sera, insieme a Roberto Sturno, ha offerto al numeroso pubblico En Attendant Beckett, un percorso multimediale ideato con la collaborazione di Andrea Baracco e con le musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani. Una serata omaggio a Beckett, che anticipa le recite di Finale di partita (9-14 gennaio), un approfondimento sull’opera del grande autore irlandese, con poesie, brani letterari e con Atto senza parole e L’ultimo nastro di Krapp. Mauri, il primo Krapp italiano, ha dialogato con la sua voce di trentenne registrata nel silenzio notturno di un teatro oltre cinquant’anni fa. Era il 1961.
Fonte: Ufficio stampa