Spese pazze di 'Don Euro': chiesto il rinvio a giudizio per il prete e il vescovo Santucci
Don Luca Morini continua a far parlare di sé. Per l'inchiesta sulle spese allegre del parroco di Massa Carrara ribattezzato 'Don Euro', la procura ha chiesto il rinvio a giudizio sia per Morini sia per monsignor Giovanni Santucci, vescovo di Massa Carrara e Pontremoli. A riportarlo è Il Tirreno, ma la notizia è confermata anche dalla procura di Massa Carrara.
Per Don Euro sono diverse le ipotesi di reato: truffa ed estorsione nei confronti dei fedeli, tutto nato nel 2015 quando un escort napoletano rivelò la relazione col parroco, raccontando le sue grandi disponibilità economiche. Dai fedeli arrivarono poi denunce sull'impiego delle offerte.
Al vescovo Santucci invece sono contestate frode e estorsione. Il tutto in relazione a presunte pressioni su un'assicurazione per dare a Morini un punteggio di invalidità più alto del dovuto. Inoltre, si indaga su Santucci anche per un passaggio di denaro dalla Curia al parroco.
Infine è stato chiesto il processo per un ex sacerdote, vale a dire Emiliano Colombo; per lui l'ipotesi di reato è ricettazione, dato che la procura lo ha accusato di aver aiutato Don Euro a nascondere soldi sul suo conto.
Il procuratore Giubilaro: "Posizione del Vescovo marginale"
Il procuratore di Massa Aldo Giubilaro ha spiegato che "la posizione del vescovo di Massa Carraraall'interno delle nostre indagini risulta comunque marginale"
La Diocesi: "Nessuna comunicazione dalla Procura"
La Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli fa sapere attraverso una nota che "ad oggi mons. Giovanni Santucci non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte della procura, né direttamente né attraverso i propri legali, circa gli addebiti che gli vengono contestati"
La procura ha comunque confermato la notizia della richiesta di rinvio a giudizio apparsa sul quotidiano Il Tirreno.