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Roffia, ancora sul posto le macerie della palazzina abbattuta. Fattori: "Vogliamo riutilizzarle, impianti sportivi tema delicato"

Le macerie della palazzina di Roffia abbattuta a metà 2017

Dopo il Capodanno con i Canottieri San Miniato, al bacino di Roffia è fermento per le promesse del sindaco Vittorio Gabbanini in merito al nuovo impianto sportivo di canottaggio e alla messa in sicurezza delle strutture delle società sportive che vi trovano sede. C'è anche chi protesta: sono giunte alla nostra redazione le foto del mucchio di macerie della struttura realizzata per Italia '90, demolita a metà 2017 e ancora rimasta, in frantumi, nel luogo in cui sorgeva. Abbiamo chiesto spiegazioni all'assessore ai lavori pubblici Marzia Fattori, che si è occupata delle procedure.

"Le macerie - spiega - sono ancora lì per avere la possibilità di macinarle sul posto ed eventualmente riutilizzarle. Abbiamo dovuto richiedere la verifica di assoggettibilita a vas e con tutte le verifiche ambientali del caso. L'alternativa era farle portare via con necessità di ulteriori risorse. La procedura, che sapevamo sarebbe durata qualche mese, si dovrebbe concludere nei prossimi giorni. Dopodiché appena abbiamo l'autorizzazione con un giorno di lavoro togliamo tutto".

Sull'annuncio di Gabbanini per gli impianti da valorizzare, Fattori non si scompone: "Il tema è delicato fino a che non si concluderà la procedura di esproprio. Per ora stiamo lavorando per portare in quota di sicurezza le strutture". Queste variabili non permettono di definire obiettivi certi per la scadenza del mandato. Quel che è certo è che "stiamo lavorando in concerto con i Canottieri", conclude Fattori.

 

Elia Billero

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