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Lotti (FI): "Fossi ha perso il contatto con il territorio"

"Il Sindaco Fossi ha oramai perso il contatto con il territorio, anzi forse non lo ha mai avuto. A nome di Forza Italia e di tutto il coordinamento comunale, esprimo piena solidarietà al nostro capogruppo Paolo Gandola". Si esprime così Elisa Lotti, coordinatrice comunale azzurra rispondendo alla replica che il Sindaco Fossi ha inviato sulla situazione dei migranti ospitati a Campi.

"In ogni caso ringraziamo il Sindaco Fossi per la sua isterica contro replica che da modo di testimoniare la differenza tra noi e lui. Forza Italia parla di temi concreti, che interessano alla gente proponendo la propria visione politica, Fossi si limita a lanciare un profluvio di offese con una invettiva spropositata. L'emergenza immigrati è divenuta ipocritamente la nuova attività di business nazionale, non solo per i privati e le cooperative, ma anche per i Comuni, continua Lotti. Che il Sindaco Fossi precisi che i 38.500 euro incassati per l'accoglienza immigrati siano stati utilizzati per il sociale, peraltro, aggrava la situazione, di fatto facendo comprendere come i migranti siano considerati strumenti per fare cassa. Se davvero poi, utilizzando le teorie della sinistra, Campi, può permettersi di ospitare decine e decine di immigrati, non si vede la necessità di utilizzare I 38.500 euro per il sociale bensì andrebbero spesi per veri progetti di integrazione. Di fatto invece, la coperta è corta, e i proventi della fiscalità generale non sono affatto sufficienti per aiutare i campigiani in difficoltà.

Per queste ragioni, non appena saremo al Governo dell’Italia, toccherà al centrodestra mettere in pratica politiche di estremo rigore che tenderanno a creare le condizioni per dare avvio ad un vero e proprio nuovo “Piano Marshall” a guida europea diretto ai Paesi del sud del mediterraneo, per dare aiuto e protezione alle persone proprio nei loro Paesi di origine. L'amministrazione comunale, piuttosto, dica quanti dei migranti finora ospitati a Campi hanno ottenuto diritto d'asilo. La risposta intanto l'avanziamo noi: uno su dieci. Tanto basta, conclude Lotti, per comprendere come non si tratti di accoglienza di chi scappa dalla guerra, ma di politiche delle porte aperte da contrastare e bloccare".

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