gonews.it

Novità Bollo Auto: Cosa cambia nel 2021 e chi non deve pagarlo

Bollo auto 2021, da alcuni anni si chiama tassa automobilistica, in precedenza era la tassa di circolazione. Il succo non cambia: si tratta di una tassa sul possesso di un veicolo immatricolato in Italia e iscritto al PRA.

Si tratta di una tassa che va pagata indipendentemente dall'utilizzo del mezzo, sia che il veicolo in questione resti fermo in un garage sia che venga utilizzato quotidianamente.

Bollo auto 2021, i dettagli

Parliamo di una tassa sul possesso di un veicolo (auto, furgone o moto), purché immatricolato in Italia. Lo pagano tutti, anche chi guida un’auto a noleggio a lungo termine o in leasing, anche se spesso nei contratti il pagamento della tassa è compreso nel canone mensile.

Il bollo auto è un tributo regionale: l'importo pagato finisce nelle casse della regione dove risiede il suo proprietario. Ad eccezione che in Friuli Venezia Giulia e Sardegna: in queste regioni infatti la riscossione è prerogativa dell'Agenzia delle Entrate.

Quando e quanto si paga il bollo auto

La scadenza del bollo auto si calcola in base alla data di immatricolazione dell'auto. Il primo bollo auto va pagato entro il mese di immatricolazione, i successivi rinnovi invece vanno pagati entro l'ultimo giorno del mese successivo alla scadenza.

Occorre invece tirare fuori la calcolatrice per capire il costo. Non esiste un importo unico per il bollo auto perché questo si calcola a seconda delle caratteristiche tecniche e omologative dell'auto. Nello specifico:

- Potenza motore (espressa in kW)
- Classe ambientale veicolo
- Regione di residenza

Per fare chiarezza sul rapporto tra potenza e classe ambientale è meglio affidarsi alla tabella di seguito che riporta potenza e classe di emissioni:

Per calcolare l'importo del bollo bisogna quindi moltiplicare i kW per l'importo indicato a seconda della classe ambientale del veicolo. Fino ai 100 kW si utilizza la seconda colonna della tabella, per ogni kW superiore invece bisogna riferirsi alla terza colonna.

Se parliamo ad esempio di un'auto Euro VI con potenza di 120 kW questo sarà il calcolo da fare: 100 x 2,58 a cui sommare 20 (i kW sopra quota 100) x 3,87. Calcolo cui bisogna aggiungere l'addizionale regionale, diversa da regione a regione.

Calcolare il bollo senza impazzire

Ci sono strumenti facilitati nel web per calcolare l'importo del bollo in modo facile. Tra questi la sezione apposita sul sito dell'ACI. Basta selezionare la regione di residenza, la targa e tipo di veicolo per il quale si vuole pagare il bollo e il tipo di pagamento (rinnovo, integrazione, prima immatricolazione). Il sito restituisce l'importo esatto.

Per chi ha uno smartphone c'è anche l'App Veicolo. Anche questo strumento permette, fornendo il numero di targa inserito o scansionato e il tipo di veicolo, di avere alcune informazioni di base sul mezzo come immatricolazione, verificare importo e scadenza del bollo e stato dell'assicurazione. App Veicolo dà anche altre info (a pagamento) come informazioni di base sul proprietario.

Chi non paga il bollo auto

Come in tutte le cose, ci sono anche delle eccezioni e non tutti i proprietari di auto devono pagare il bollo auto. Ecco chi è esente:

Auto elettriche (solo per i primi 5 anni dall'immatricolazione)

Auto ibride, con diverse agevolazioni a seconda delle regioni:

- Campania: nessun pagamento
- Emilia Romagna: auto ibride immatricolate dal 2016
- Lazio: esenzione per i primi 3 anni
- Liguria: esenzione per i primi 4 anni per auto immatricolate dal 2016
- Lombardia: importo dimezzato per ibride plug-in per i primi 3 anni
- Marche: esenzione per i primi 6 anni
- Puglia: esenzione per i primi 5 anni per auto immatricolate dal 2014
- Umbria: esenzione di 2 anni per auto immatricolate tra il 2015 e il 2017
- Veneto: esenzione per auto immatricolate dal 2014
- Provincia autonoma di Bolzano: esenzione per i primi 3 anni
- Provincia autonoma di Trento: esenzione per i primi 5 anni

Auto appartenenti a disabili o utilizzate per il loro trasporto.

- Vale per un solo veicolo di proprietà del disabile, cui si può aggiungere un altro di proprietà di parenti
- La cilindrata ammessa è di 2.000 cc per veicoli a benzina e 2.800 per veicoli a gasolio
- Vale per le seguenti categorie di disabili (ridotte o impedite capacità motorie permanenti, grave limitazione della capacità di deambulazione, mentali o psichici, cecità o sordità)
- Veicoli d'epoca con più di 30 anni
- Veicoli appartenenti a organizzazioni senza scopo di lucro (ambulanze, trasporto organi e trasporto persone non autosufficienti)

Il Superbollo: cos'è e di cosa si tratta

Se c'è chi il bollo non lo paga, dall'altra parte c'è invece chi deve pagare di più, sempre in base alla potenza del proprio veicolo. Si chiama Superbollo ed è entrato in vigore ne 2011. Si tratta di una sovrattassa per auto con potenza superiore ai 185 kW e impone il pagamento di 20 euro per ogni kW in eccesso. L'importo diminuisce col passare degli anni:

Una volta compiuti i 20 anni decade l'obbligo di pagamento del superbollo. Se quindi guidate Ferrari, Lamborghini e Porsche con più di 20 anni non dovete preoccuparvi del sovrapprezzo.

Cosa succede se non si paga il bollo auto 2021?

Per chi ritarda nel pagamento del bollo auto, sono previste sanzioni. L'importo dipende da quanti giorni sono passati dalla scadenza:

Cosa cambia nella gestione del bollo auto 2021 a noleggio lungo termine?

Il noleggio a lungo termine è una soluzione di mobilità che prevede all’interno del canone mensile un pacchetto di servizi, tra cui le manutenzioni, le assicurazioni ed il pagamento delle tasse automobilistiche come il bollo auto.

Le società di noleggio a lungo termine fino alla fine del 2020 pagavano il bollo nella provincia della sede legale della società di noleggio. Le auto ibride a noleggio lungo termine beneficiavano di particolari incentivi grazie alla riduzione del costo del bollo e all’esenzione del super bollo nel caso si superavano i KW in eccesso, mentre, le auto elettriche erano totalmente esenti da bollo e da super bollo.

A partire dal 2021 anche le società di noleggio dovranno pagare il bollo auto in base alla Regione di residenza del cliente – nel caso del noleggio a lungo termine a privati – e nel caso di società con partita iva in base a quella della sede legale del cliente.

Con questa modifica di legge il cliente finale pagherà il bollo auto in base alla tariffa della propria Regione di appartenenza. Dall'altra parte la società di noleggio a lungo termine potrà decidere di anticipare il pagamento del bollo per conto del cliente. È possibile anche escludere questo servizio dal contratto, lasciando al cliente finale la gestione del pagamento del bollo auto.

Ricapitolando, ecco le possibili soluzioni che le società di noleggio possono applicare:

- La società di noleggio a lungo termine scorpora il costo del bollo auto dal canone di noleggio mensile, così facendo, la società di noleggio una volta l’anno andrà ad addebitare al cliente il bollo quando lo pagherà con la tariffa della Regione su cui il cliente risiede.
- La società di noleggio a lungo termine può conteggiare fin da subito il costo corretto del bollo auto - in base alla Regione della sede legale o di residenza del cliente - dividendo per 12 mesi il costo totale.
- La società di noleggio a lungo termine addebita sul canone mensile il costo del bollo pagato in base alla sede legale della società di noleggio ed annualmente viene addebitato al cliente la differenza rispetto al costo del bollo della Regione in cui risiede la sede legale del cliente.
- Il cliente può mandare una PEC alla società di noleggio a lungo termine dove dichiara di pagare in forma autonoma il bollo auto, liberando la società di noleggio da questa gestione, con la responsabilità di eventuali sanzioni dovute da ritardi di pagamento.

Il costo del bollo può incidere anche per diverse migliaia di euro se si parla di SUV o di auto diesel o ibride con motori molto performanti. Questa gestione purtroppo porterà a non avere più offerte di noleggio comparabili sul canone con facilità.

Lo stesso problema è da considerarsi per i furgoni a noleggio lungo termine. Tutte le società di trasporti o quelle che si avvalgono di flotte di veicoli commerciali devono scegliere con attenzione il proprio fornitore di mobilità se non vogliono avere sorprese nella gestione del bollo a partire da Gennaio 2021.

Exit mobile version