No alla Fondazione Federico Zini, approvata mozione dove visse Elisa Amato

piazza elisa amato
Elisa Amato

Nella città che ha dato i natali a Elisa Amato, trentenne uccisa dall'ex fidanzato di San Miniato Federico Zini, il Consiglio comunale ha detto il suo secco no a una Fondazione intitolata al carnefice. L'unanimità è giunta per la mozione del consigliere Pd Marco Sapia e nel corso del dibattito ogni forza politica ha ribadito l'inopportunità dell'ente che, anche se dovesse essere guidato da scopi 'nobili' per contrastare la violenza di genere, non deve certo portare il nome dell'ex calciatore del Tuttocuoio che ha prima ucciso lei dopo averla portata via dalla sua casa di Prato e poi si è tolto la vita in un parcheggio di San Miniato nella notte del 26 maggio scorso.

Lega: "Visione sbagliata di possesso e amore"

“Troviamo assolutamente inconcepibile che una Fondazione possa essere intitolata a chi uccide per una visione sbagliata di possesso ed amore”, affermano Patrizia Ovattoni ed Elena Vizzotto, rispettivamente segretario provinciale e responsabile nazionale politiche sociali femminili della Lega.

"Noi non siamo contrari all'istituzione dell'associazione - proseguono gli esponenti leghisti - ma bensì al fatto che la stessa venga intitolata con il nome dell'autore di un femminicidio. Tale circostanza, oltre ad essere assurda e totalmente inammissibile, rappresenterebbe un ulteriore atto di violenza nei confronti di Elisa Amato e della sua famiglia".

"Appreso che l’intero Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la propria contrarietà - precisano le due rappresentanti – e che il sindaco e la giunta comunale sono stati impegnati a continuare con le misure di contrasto alla violenza di genere su tutto il territorio comunale e a valutare quali ulteriori azioni possano essere intraprese, vogliamo ricordare che a breve, proprio su questo tema, la Lega a Prato farà un gazebo contro la violenza di genere in cui verranno donati spray antiaggressione alle donne pratesi".

"Si tratta di un'iniziativa che per la Lega locale - afferma Patrizia Ovattoni - costituisce il punto di partenza di un percorso teso a contrastare in modo efficace ed efficiente la brutta e triste piaga della violenza sulle donne".

"Il nostro impegno - concludono Ovattoni e Vizzotto - sarà ferreo su questo fronte poiché noi della Lega crediamo che attraverso una presenza costante e concreta si possa debellare un fenomeno così drammatico ed indegno".

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