Proseguono i controlli pesca nelle acque interne nella provincia di Pisa da parte dei carabinieri forestale. Il bracconaggio ittico è ormai un fenomeno dilagante in tutta Italia che probabilmente alimenta anche il mercato nero nell’ambito della ristorazione, costituendo un pericolo per la salute pubblica che consuma cibo di provenienza non certa a e non controllata.
Tra gli obiettivi prioritari dei carabinieri Forestali vi è anche la tutela del consumatore: diventa estremamente rilevante effettuare continui controlli che garantiscano la tracciabilità dei prodotti perseguendo le attività illegali, tra le quali molto rilevante è il fenomeno della pesca abusiva: positivi i risultati fin qui raggiunti.
Il personale delle Stazioni Carabinieri Forestale di Calci, Pisa e San Rossore con la collaborazione delle Guardie Volontarie ENAL caccia nella sola giornata di sabato scorso, lungo le sponde del Fiume Arno nel comune di Calcinaia, hanno trovato 9 pescatori abusivi cinesi albanesi e rumeni che, oltre a dover pagare sanzioni per oltre 2000 euro si sono visti sequestrare dai militari i loro strumenti di pesca e i 35 kg di pescato che, essendo ancora vivo, è stato ributtato immediatamente in acqua
I Carabinieri forestali ricordano che la pesca dilettantistica delle acque interne necessita di licenza che si ottiene con il pagamento di un versamento sul bollettino postale effettuato a favore della Regione, che deve essere esibito al momento del controllo. Il pescatore autorizzato deve comunque sempre rispettare il regolamento regionale DPRG n.6/18 di attuazione alla L.R.7/05 che regola il settore ittico fissando tempi, specie, numero e misure minime del fauna ittica pescabile, a tutela degli habitat.
Fonte: Gruppo Carabinieri Forestale di Pisa
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