Criminalità, -9% di reati. Ti senti più sicuro? Il sondaggio di gonews.it

Il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica a Empoli (foto gonews.it)

Criminalità percepita o criminalità reale? questo è il problema... Nel sondaggio di questa settimana gonews.it vuole chiedere ai suoi lettori di dare un giudizio in merito alla questione sicurezza dopo i dati positivi presentati nella riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi giovedì 19 gennaio a Empoli.

In quell'occasione il sindaco Brenda Barnini, forte dei dati comunicati, ha sostenuto che "il nostro primo problema è la percezione", escludendo categoricamente l'esistenza di un problema di (in)sicurezza. Il primo cittadino ha quindi fatto una piccola 'tirata di orecchi' alla stampa rea di presentare fatti che appartengono "al decoro urbano" come fatti di cronaca, invitando ad un "lavoro di squadra" più accorto.

Il dato, insomma, sarebbe 'falsato': nonostante i reati siano diminuiti del 9%, è aumentata la 'percezione' di insicurezza e quindi la richiesta pressante di maggiori tutele.

Chiediamo quindi ai lettori di dare un giudizio sull'esistenza o meno di un problema sicurezza dopo i dati presentati dalla Prefettura. Si può votare fino alle ore 13 del 30 gennaio.

Facciamo delle considerazioni: la percezione di insicurezza riflette anche la tipologia di reati e il risalto mediatico che questi hanno ottenuto: se una persona stermina una famiglia è ovvio che la percezione di insicurezza, a fronte di un +1 reato, aumenta di molto.

Inoltre se esiste un fenomeno diffuso, poniamo lo spaccio, è ovvio che sarà dato risalto alla persistenza nel tempo di quel reato. Dobbiamo quindi valutare il tipo di reati accaduti. Si deve infine considerare anche la geolocalizzazione, ossia quanti reati si compiono nella stessa area.

C'è poi una variabile, ossia i reati non denunciati: i dati presentati sono stati raccolti ovviamente in base alle denunce fatte. Non siamo in grado di determinare la grandezza di questo valore, ossia quanti effettivamente non denunciano, ma riteniamo che questo possa incidere poco sulla questione sicurezza: basta solo pensare che probabilmente coloro che non denunciano hanno subito piccoli reati, tal,i da non meritare il fastidio di formalizzare la denuncia. Inoltre da un punto di vista propriamente statistico possiamo affermare che lo stesso valore del 'non denunciato' ha influito in eguale maniera sui dati del 2015: in sostanza il -9% dei reati registrati va preso per buono perché non abbiamo motivo di credere che il 'non denunciato', qualora avesse effettivamente falsato il dato, non abbia inciso anche sui dati dell'anno precedente.

Infine a rigore di cronaca diciamo che, essendo a gennaio, come lo stesso Prefetto ha detto, i dati presentati relativi all'anno precedente non possono essere definitivi.

Per contattarci: redazione@gonews.it


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