
Escluso il Comune di San Miniato, nella Zona del Cuoio il No si è fatto sentire nelle frazioni: lampanti i casi di Castelfranco e Fucecchio
Se si dà uno sguardo ai dati provenienti dal Referendum Costituzionale ci si rende conto che, almeno nella Zona del Cuoio, è accaduto un fatto curioso: escluso il comune di San Miniato, si è registrata una più ampia diffusione del No nelle frazioni e un Sì più convinto nei capoluoghi comunali.
L'esempio più lampante arriva da Fucecchio, dove in alcune sezioni del centro cittadino - dodici su venti totali - il Sì è arrivato anche ben oltre il sessanta per cento. La musica cambia se si passa alle frazioni. A San Pierino vince ancora il Sì ma lo scarto è più risicato così come a Ponte a Cappiano, ma mano a mano che ci si allontana dal centro ecco le sorprese: a Galleno il No ha poco più del 59%, a Querce addirittura supera il 60%.
Un caso simile è Castelfranco di Sotto, dove a sorpresa il fronte del No ha battuto il Sì, anche se di poco. Dati incredibili arrivano da Orentano e Villa Campanile, le due frazioni castelfranchesi: se gli otto seggi del centro sono stati equamente spartiti (quattro al Sì e quattro al No, sostanziale pareggio anche nelle percentuali), a far pendere l'ago della bilancia verso il No sono stati gli altri tre seggi. 54.65% vs. 45.35% e 54% vs. 46% per il No a Orentano e 52.12% vs. 48.88% a Villa Campanile.
A Santa Croce sull'Arno due sezioni del capoluogo sono finite in mano al No (maggioranza di 58 e 57%), che per poco non ha sorpreso pure a Staffoli: delle dodici sezioni santacrocesi due sono nella frazione, in cui il No in media ha solo sfiorato il 50%. A Santa Maria a Monte invece il No trionfa, seppur di poco, ma qui il discorso è diverso e va analizzato anche in base allo schieramento dell'amministrazione comunale, l'unica nella Zona del Cuoio non-PD: il No vince per soli 88 voti e qui c'è una distribuzione piuttosto equanime tra capoluogo e frazioni.
Montopoli in Val d'Arno e San Miniato invece sono gli unici comuni dove il Sì ha vinto ovunque. Nelle nove sezioni di Montopoli però si nota che la percentuale del No si alza nelle frazioni ma non arriva mai a impensierire il Sì se non nelle sezioni periferiche dove il massimo raggiunto è del 49,27%. A San Miniato invece per il No è stata una debacle. Il punto più alto toccato è stato in una delle quattro sezioni di Ponte a Egola dove si è fermato a poco più del 47%. A San Miniato Basso ci sono stati picchi negativi del 35% per cento e quindi la Città della Rocca ha sovvertito sia l'andamento della Zona del Cuoio, sia quello dell'Italia intera, basti vedere che il Sì in totale si è assestato a poco meno del 60%.
Gianmarco Lotti
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro