Pubblica assistenza, l'ente risponde a Ricostruiamo: "Siete certi dei vostri calcoli?"

"Con la presente, visti i recenti articoli che discutono di una questione che ci riguarda da vicino,riteniamo opportuno rispondere ed al tempo stesso  chiedere delucidazioni al gruppo politico “Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli”.

Per prima cosa dobbiamo evidenziare che per il trasporto gratuito di anziani e disabili presso strutture ospedaliere o in altri luoghi legati ai bisogni dei medesimi,La Pubblica Assistenza utilizza anche mezzi concessi in comodato gratuito da soggetti che operano nel settore della promozione pubblicitaria.

L’utilizzo in comodato gratuito di tali mezzi è finora stato possibile in quanto società di promozione pubblicitaria li hanno realizzati e messi a disposizione, in questo caso,  della Pubblica Assistenzaper un certo numero di anni, a fronte della possibilità di sottoscrivere contratti pubblicitari con diverse aziende ed applicare i loro loghi sul veicolo stesso.

In sostanza, la realizzazione e l’utilizzo di questi veicoli  è possibile grazie alla generosità di sponsor  che, riconoscendo la funzione fondamentale del volontariato, danno un loro contributo affinché le Associazioni che operano nel settore possano continuare ad operare in simbiosi con le esigenze del territorio e dei cittadini.

Nello specifico, nel giugno scorso la Pubblica Assistenza ha sottoscritto un accordo con la società “Progetti di solidarietà” che, una volta completata la fase di ricerca delle sponsorizzazioni. consegnerà alla stessa un mezzo attrezzato per il trasporto anche di carrozzine per disabili ed altri posti liberi per ulteriori passeggeri.
Una volta consegnato, sul veicolo saranno quindi visibili i nominativi, i loghi o le insegne degli sponsor che hanno finanziato il mezzo e permesso, di conseguenza alla Pubblica Assistenza di implementare i vari servizi giornalieri a favore della cittadinanza.

A tal proposito occorre evidenziare che i suddetti servizi coinvolgono mediamente oltre cinquanta persone al giorno e se la Pubblica Assistenza già non utilizzasse tre mezzi avuti in comodato con tale sistema, gli stessi non potrebbero essere erogati dal momento che l’ente non ha  la disponibilità finanziaria per poter acquistare direttamente questi autoveicoli.

L’autoveicolo così acquistato, dalla società pubblicitaria, è dato in comodato gratuito alla Pubblica Assistenza (o organizzazioni paragonabili) che lo detengono per alcuni anni senza pagare alcunché (neppure l’assicurazione e il gasolio sino ad un certo importo).

Alla fine del periodo di comodato stabilito dal contratto, il veicolo potrà essere riscattato, in questo caso dalla Pubblica Assistenza, ad un prezzo stabilito in base a criteri e parametri pre definiti.

In questo senso il vantaggio per la Pubblica assistenza è quello di avere dei mezzi che diversamente non si potrebbe permettere.

La società pubblicitaria acquista il veicolo ed ha il suo guadagno nel surplus che ottiene e che sinceramente non sappiamo quantificare con esattezza, (al contrario dei Consiglieri di cui sopra) anche perché non sono mezzi a listino “quattroruote” ma mezzi attrezzati per esigenze specifiche che per essere realizzati necessitano di interventi strutturali e impiantistici importanti.

A fronte di quanto sopra affermato ci riesce difficile capire come, da parte dei Consiglieri in oggetto, si è arrivati quantificare il guadagno e ad affermare in maniera ridondante e giornalistica che lo stesso è “quattro volte tanto”.

Come detto dai Consiglieri stessi, l’operazione è perfettamente legale e comunque, come normalmente viene fatto dalla Pubblica Assistenzaquando sono in corso questo tipo di campagne pubblicitarie, già prima degli articoli apparsi sui vari organi di stampaerano già in corso verifiche  e sono stati richiesti chiarimenti circa la spendita del nome dell’Amministrazione Comunale.

Detta operazione è infatti patrocinata  e non promossa dall’Amministrazione Comunale e quindi la Pubblica Assistenza pretende che tale sostanziale differenza sia rimarcata dalla società “Progetti di solidarietà”, al momento in cui attraverso i propri agenti si presenta alle varie aziende per chiedere la sponsorizzazione..
Si precisa che tutti questi chiarimenti sono già stati resi a voce ad una Signora presentatasi  a nome del suddetto Gruppo Consiliare presso la sede della Pubblica Assistenza, ma evidentemente non sono stati giudicati esaustivi.

A questo punto, la Pubblica Assistenza di Santa Croce sull’Arno, a fronte di quanto si legge  nei vari comunicati apparsi sugli organi di stampa e visto l’evoluzione che sta assumendo  la vicenda, chiede ai consiglieri del gruppo politico“Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli” di precisare bene se i loro dubbi di moralità sono stati rivolti alla società pubblicitaria, o verso l’operazione commerciale intrapresa dalla stessa oppure sono indirizzati alla Pubblica Assistenza, certi del fatto che in ogni caso saranno ben consci della portata della loro risposta".

Pubblica assistenza di Santa Croce sull'Arno

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