
Martedì scorso, dodici bambini ipovedenti e ciechi, provenienti dalla Bielorussia, hanno trascorso una giornata a Vinci. Durante la mattina sono stati ospitati dalle Cantine Leonardo per la vendemmia, pranzando poi da Porto Bianco, mentre nel pomeriggio hanno fatto visita al Museo Leonardiano. I bambini, accompagnati dall’interprete Ludmilla, da una rappresentante dell’istituto di Minsk, città in cui vivono, e da un medico, fanno parte della terza generazione che porta ancora sul proprio corpo gli effetti del drammatico incidente avvenuto il 26 aprile del 1986 alla centrale nucleare di Cernobyl.
Il personale delle Cantine ha organizzato per loro un percorso esperienziale che si è snodato tra lo stabilimento dell’azienda e Casale del Valle, vendemmiando l’uva con tanto di pigiatura. I bambini che hanno visitato Vinci sono stati in soggiorno per tre settimane ospiti della Misericordia di Pracchia che, supportata da altre associazioni e volontari, organizza per loro diverse attività. Il gruppo è stato salutato dal presidente della Cantine Leonardo, Lorenzo Melani, e dall’assessore all'Istruzione del Comune di Vinci, Claudia Heimes, che ha annunciato la disponibilità del Comune ad attivare collaborazioni anche nel futuro.
“Sono stata contattata dal presidente delle Cantine solo pochi giorni fa - ha spiegato Heimes - Ed essendo scuole e servizi educativi ancora chiusi per ferie, non era possibile organizzare un incontro fra i bambini vinciani e gli ospiti bielorussi. Adesso, stabilito il contatto con le organizzazioni che li ospitano ogni anno, possiamo programmare attività che coinvolgono anche un piccolo gruppo dei bambini residenti a Vinci. Penso che ogni contatto diretto fra bambini di realtà diverse contribuisca alla comprensione dell’altro e in questo caso specifico ci fa capire come un evento che ormai sembra lontano nel tempo abbia ancora ripercussione sulla vita delle persone”.
Fonte: Comune di Vinci - Ufficio Stampa
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