
Vince la medaglia d'argento Rachele Bruni nella 10 km femminile di nuoto. L'atleta ha giocato la gara olimpica questo pomeriggio, lunedì 15 agosto, aggiudicandosi la 23esima medaglia tricolore. Questa medaglia arriva in modo particolare perché, in gara, Bruni ha conseguito il terzo posto. Aurelie Muller, francese e giunta al secondo posto, è stata però squalificata, facendo avanzare la toscana di un posto.
Rachele Bruni è un'altra dei 'magnifici toscani' che stanno facendo conquistare numerose medaglie all'Italia. Nello specifico, Bruni è nata a Firenze ma è cresciuta e ha vissuto per lungo tempo a Comeana (Carmignano). Fino al 2012 l'atleta si è allenata a Empoli, seguita dal coach Giovanni Pistelli della locale Tnt.
"All'arrivo la francese mi ha buttato sotto e non ho potuto toccare il tabellone, sono contenta della decisione dei giudici": così Rachele Bruni, argento nella 10 km di nuoto di fondo, dopo la squalifica della Muller che l'ha portata sul secondo gradino del podio. "Finalmente la medaglia è arrivata - ha detto alla Rai - Sono felice,ho lavorato duro e questa medaglia mi ripaga dei sacrifici. Sono un'atleta difficile da gestire, ma dopo 4 anni di allenamenti, litigate e sorrisi,la lacrimuccia oggi è uscita"
Esordio con argento. Rachele Bruni, 25 anni fiorentina, è una delle punte del movimento del nuoto in acque libere, che negli ultimi venti anni ha sempre portato medaglie all'Italia: il secondo posto a Rio, dopo un finale thrilling e la squalifica della francese Aurelie Muller per una evidente scorrettezza, corona una stagione da leader in coppa del mondo della nuotatrice toscana. La fondista, 25 anni, quest'anno agli europei di specialità ad Hoorn ha vinto l'oro nella 5 km, bissando il successo anche nel team event. Una prima invece ai Giochi olimpici, dove il nuoto in acque libere è alla sua terza partecipazione dopo il debutto a Pechino 2008: unica azzurra nella lista partenti della distanza olimpica dei 10 km, la Bruni regala un'altra medaglia al fondo dopo il bronzo conquistato quattro anni fa a Londra da Martina Grimaldi. Nel gruppo sportivo dell'Esercito è allenata da Fabrizio Antonelli.
Gli ultimi quattro anni sono stati davvero intensi. Sono cresciuta moltissimo e tutte le gare internazionali a cui ho partecipato mi sono servite per maturare quella giusta dose di esperienza. Questa medaglia mi ripaga in pieno": Rachele Bruni non nasconde la gioia per l'argento olimpico conquistato nella baia di Copacabana nella 10 km di nuoto di fondo.
"Che felicità - aggiunge l'azzurra, 25 anni, che ha raccontato la 'battaglia' finale con la francese Aurelie Muller -. All'arrivo lei mi ha affossata impedendomi di toccare la piastra. Sono felice perché ho lavorato tanto, mi sono allenata duramente e ho fatto molti sacrifici". E la Bruni sottolinea di "non essere una atleta facile da gestire e anche per questo ringrazio il mio allenatore Fabrizio Antonelli che mi sopporta e supporta". Quanto a quei 10 km tra le onde e le correnti ammette di non essersi mai trovata spiazzata: gli azzurri guidati dal ct Massimo Giuliani sono stati i primi a 'testare' la baia carioca già dal 2013 e fino a quest'anno hanno provato il percorso anche con l'uso dei gps per tracciare al meglio il percorso.
"Ho disputato una buona gara - racconta la toscana -. Sono rimasta in gruppo per due terzi. Poi ho raggiunto il quartetto di testa e allo sprint finale ero pronta. Durante la stagione sono stata due volte a Copacabana per circa un mese; abbiamo usato i gps per ottimizzare le posizioni da mantenere. Ho simulato il percorso olimpico, trovando sempre l'acqua pulita. Le condizioni di gara non mi hanno mai preoccupato. D'altronde il vero fondo è questo, in mare aperto, con onde e correnti: io amo nuotare così". A Londra 4 anni fa la prova era in acque non troppo libere, nel laghetto di Hyde Park e a Pechino, all'esordio della disciplina nel programma cinque cerchi, addirittura nel bacino del canottaggio.
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