
Di fronte a oltre cento persone si è svolto, a cura dell’associazione Pisa nel Cuore, presso il Palazzo del Consiglio dei Dodici un convegno dal titolo “La tutela delle fasce deboli. Riflessioni e proposte a partire dalle vicende del nido CEP”. Sono intervenuti la psichiatra Maria Cristina Del Poggetto, Marco Carbognani e Vincenzo Corradi, esperti di videosorveglianza, e l’onorevole Eugenia Roccella, deputato del Movimento IDeA.
“I fatti accaduti al nido CEP” ha spiegato nella sua introduzione Raffaele Latrofa, consigliere comunale che di Pisa nel Cuore è fondatore “pongono due tipi di problemi. Il personale negli asili, ma anche nelle strutture che ospitano anziani, disabili e malati, è sottoposto a un lavoro usurante e quindi ha bisogno di essere sostenuto adeguatamente. Con urgenza, però, c’è anche da garantire la sicurezza dei bambini e delle altre persone che non sono in grado di difendersi da sé”. Si è infatti parlato molto, nel convegno, delle possibilità offerte dai sistemi di telecamere specifici per la sorveglianza.
Carbognani e Corradi, sollecitati dal conduttore Massimo Marini, hanno fugato ogni possibile dubbio di chi paventa l’invasività di tali sistemi. Il protocollo da loro illustrato si basa su registrazioni criptate, che possono essere rese visibili soltanto in seguito a richieste dell’autorità. Fra l’altro, i costi di una sorveglianza così organizzata sono ben più bassi di quanto si possa pensare.
La dottoressa Del Poggetto ha sottolineato l’importanza di evitare ai bimbi i traumi da maltrattamento, che spesso si traducono in comportamenti deviati in età matura. L’onorevole Roccella ha poi parlato di un disegno di legge che sta preparando su impulso di Latrofa: si tratta di impostare la videosorveglianza in modo efficace e tale da non contrastare con il diritto alla riservatezza.
Al di là dei comportamenti delle maestre del CEP, Latrofa ha insistito sul fatto che certi fenomeni coinvolgono la responsabilità dell’amministrazione comunale, che secondo lui avrebbe dovuto già da tempo chiedere scusa alla cittadinanza.
La gravità dei problemi e l’urgenza di rimediare hanno spinto il pubblico a seguire con grande interesse e a dar vita a un lungo dibattito finale.
Fonte: Pisa nel Cuore - Ufficio Stampa
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