
1. Bibbia di Marco Polo, riproduzione anastatica: dono della Regione Toscana, che nella pergamena di dedica lo presenta come offerto da "la Regione Toscana e i suoi cittadini di nazionalità italiana e cinese";
riproduzione anastatica della cosiddetta Bibbia di Marco Polo, manoscritto conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana, piccola 'Bibbia da mano', di origine parigina, di cm. 17 x 13, risalente agli anni 1230-1240, che accompagnò probabilmente un francescano in Cina, uno dei religiosi che tra il XIII e il XIV secolo si ripromisero di portare il cristianesimo nelle regioni di quell’impero;
conservato da una nobile famiglia cinese per quattro secoli, che ne segnalò la sacralità avvolgendolo in un panno di seta gialla, il manoscritto nella seconda metà del XVII secolo fu dato in dono al p. Philippe Couplet, vice provinciale della Compagnia di Gesù in Cina, il quale ne fece omaggio al Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici nel dicembre 1685;
il codice, restaurato e studiato recentemente su progetto della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna e della Biblioteca Medicea Laurenziana con il sostegno della Regione Toscana, "è tornato in Cina nell’anno dell’elezione di Papa Francesco, precone della visita che egli desidera e che la Cina attende", pubblicato in edizione anastatica dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana 'Giovanni Treccani', corredato da un volume di studi critici; nato in Europa, custodito in Cina, restituito al continente europeo nella nostra Toscana, questo piccolo libro costituisce un testimone singolare di incontro tra popoli e religioni, che vede francescani e gesuiti protagonisti di costruzione di ponti di dialogo e di scambio di doni.
2. Divina Commedia, volume unico con illustrazioni di Gustavo Doré e commento di Eugenio Camerini. Dono del Comune di Firenze. È un’edizione di pregio stampata su carta uso mano con legno. Realizzata in mille esemplari numerati, quella che viene donata al Santo Padre è il numero 804.
3. Codice Rustici, edizione critica con riproduzione anastatica: dono del Seminario Arcivescovile Maggiore di Firenze, nella cui Biblioteca è custodito questo famoso codice datato 1447-1453, che misura 41,8 x 28,6 cm.; il Codice Rustici porta il titolo di Dimostrazione dell'andata del Santo Sepolcro e prende nome dal suo autore, il fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici; nella prima parte descrive Firenze e il suo territorio, nella seconda e terza parte il viaggio, forse immaginario, del Rustici in Terra Santa, da Porto Pisano a Cipro, quindi al Monastero di S. Caterina, nella penisola del Sinai, e poi a Gerusalemme e nel resto della Terra Santa, per concludersi a Damasco;
l’apparato iconografico del codice costituisce un testimone essenziale dell’immagine della Firenze del primo Quattrocento, di cui offre la descrizione di chiese, monasteri e ospedali dentro e fuori la cerchia delle mura; il codice per la prima volta viene pubblicato in una pregiata edizione in grande formato, in due volumi, fac-simile ed edizione critica del testo, corredata da ampi saggi introduttivi e un album di immagini;
il progetto è stato curato dalla Biblioteca del Seminario diretta dalla dott.ssa Elena Gurrieri e ad esso hanno partecipato numerosi esperti di chiara fama; la pubblicazione appare per i tipi dell’Ed. Leo S. Olschky ed è realizzata grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
4. Sacra Famiglia con San Giovannino, tondo in porcellana biscuit: dono della Manifattura Richard Ginori di Sesto Fiorentino; bassorilievo da un modello in gesso ideato e firmato da Urbano Lucchesi del 1895-1900 ca.;
il gesso ha un diametro di 26,5 cm.; il Lucchesi, scultore formatosi alla scuola di Giovanni Dupré, tra le sue opere più note annovera il San Giuda Taddeo per la facciata della Cattedrale di S. Maria del Fiore e il monumento a Donatello nella Basilica di Santa Croce; fu direttore artistico della Manifattura Richard Ginori negli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, producendo diversi modelli;
in essi si ispirò successivamente ai temi rurali dei macchiaioli, alle forme accademiche, infine al neo-rinascimento preraffaellita; il bassorilievo donato a Papa Francesco si presenta con caratteri rinascimentali e richiama canoni della devozione quattrocentesca, ma attualizzati nell’effetto pittorico e atmosferico e nel dialogo tra Madre e Figlio; si tratta di un pezzo unico, mai entrato nel catalogo di produzione dello stabilimento di Doccia;
l’esemplare è stato realizzato in porcellana biscuit e, per il processo di ritiro del 16% durante la cottura, misura finito 22,5 cm. di diametro; viene donato al Santo Padre come segno emblematico della storia artistica, artigianale e industriale del territorio sestese e in specie della Manifattura Richard Ginori.
5. Pisside: dono del notaio Massimo Ersoc; pisside in rame fuso, sbalzato, cesellato, inciso e dorato, di un maestro di area tedesca della fine del XV secolo.
6. San Francesco, statua in cotto: dono di Luigi Mariani; statua in cotto, alta m. 1,60, opera del donatore, esponente di una nota famiglia di artigiani della terracotta dell’Impruneta, attiva già alla fine dell’Ottocento, ora fornace M.I.T.A.L.;
a Luigi Mariani si deve anche il presepe che viene ogni anno allestito nel tempo natalizio su commissione dell’Opera di Santa Maria del Fiore sul sagrato della Cattedrale fiorentina.
7. Cinque pissidi per missionari in Asia: il donatore ha chiesto di restare anonimo; creazioni di artigiani fiorentini, che vivono negli stessi luoghi in cui nel sec. XVII furono scolpiti i bassorilievi della vita del gesuita San Francesco Saverio per la sua tomba a Goa;
le pissidi hanno base circolare e una proiezione trilobata triangolare, per rappresentare il legame indissolubile tra il mistero dell’incarnazione di Cristo e il mistero trinitario.
8. Un Crocifisso per Papa Francesco, scultura in alluminio patinato: dono dell’Insigne Basilica di San Lorenzo; di autore anonimo (siglato A.G.); il corpo del Crocifisso è ad altezza naturale, posto su una croce lignea alta m. 2,45; fusione in
alluminio con la tecnica della cera persa, patinata con perossido di ferro; viene offerto al Santo Padre che, è scritto nella dedica, “saprà, a sua volta, destinarlo ad una comunità cristiana perché il Crocifisso accompagni la preghiera e sostenga la speranza di quanti a Lui si accosteranno”.
9. Abbattere i muri, costruire i ponti – Lettere di Giorgio La Pira a Paolo VI: dono della Fondazione Giorgio La Pira; prima copia del volume a cura di Andrea Riccardi e Augusto D’Angelo, pubblicato dall’Ed. San Paolo, che raccoglie le lettere che il Servo di Dio Giorgio La Pira scrisse al Beato Giovanni Battista Montini, prima Sostituto della Segreteria di Stato e poi Sommo Pontefice Paolo VI.
10. Profumo, dono di AquaFlor, un flacone di profumo che fa sintesi delle essenze preparate per Dante/750. Legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna, l’evento realizzato in Santa Croce in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale che si presenta come un affresco corale e popolare in cui agiscono più di 500 interpreti delle terzine dantesche, per reinterpretare i paesaggi sonori e sensoriali della Divina Commedia, rendendo percepibili allo spettatore i suoni, i rumori e gli odori descritti da Dante.
11. Manufatti di artigiani fiorentini, coordinati dalla Rivista delle Arti 'MCM': Bottega d’Arte Bartolozzi e Maioli: Frammento di schienale del coro, recuperato dalle macerie dell’abbazia di Montecassino dopo l’ultimo conflitto mondiale;
Alessandro ed Elisabetta Bianchi, maestri di scagliola: Angelo musicante, scatola di pietra ardesia intarsiata e decorata in scagliola policroma, cm. 18,5 x 14,5 x 4,5; Elena Bianchini: Sant’Agata, papier machè, tela, stucco, gesso e legno, cm. 45 x 39 x 23;
Giuggiù di Angela Caputi: Collana lunga a due fili dalla collezione 'Ex-voto', una reinterpretazione in chiave moderna dei monili classici; Alessandro Dari: Volo di fede, anello di bronzo rappresentante il volo spirituale, con l’amore che rende possibile il distacco della sofferenza dalla vita terrena fino alla risurrezione; Fonderia artistica Del Giudice: Bronzetto raffigurante ritratto del David di Michelangelo, cm. 25 di altezza;
Stefano Ficalbi: Vassoio ottagonale in metallo, dipinto a tempera con soggetto di conchiglie, cm. 71 x 51; Fondazione Arte della Seta Lisio: Evangeliario ricoperto con velluto cesellato sfumato laminato d’oro “Palio”, disegno dell’archivio storico della Fondazione, velluto in pura seta tessuto a mano su telaio Jacquard della fine dell’800, rilegatura e confezione della scatola eseguita dalla Giulio Giannini & Figlio, bottega d’arte fiorentina dal 1856, scatola rivestita con tessuto in pura seta 'Fondo Veronese' dell’archivio storico della Fondazione, cm. 38,5 x 28,5 x 7,5;
Moleria Locchi: Clessidra soffiata, tratta dal quadro 'La Fortuna' (ambiti del Ligozzi, XVI sec., Galleria degli Uffizi): Maestro orafo Paolo Penko: Beata Vergine Maria che scioglie i nodi, Pace realizzata con l’antica tecnica della fusione a cera persa, cesellata e rifinita a bulino secondo la tradizione orafa fiorentina, cm. 15 x 10; LO STUDIO POLLONI G. & C. FIRENZE – Vetrate artistiche: Crocifisso dipinto a mano con grisaglia e smalto cotto a gran fuoco su vetro float trasparente 3mm., cm. 20 x 30; Ugolini
Mosaici: Quadretto con cornice “Veduta del Duomo di Firenze”, commesso in pietre dure, cm. 26 x 21.
12. San Giovanni Battista: dono dell’artista Paolo Baracchi, Direttore della Scuola di Ceramica Fantoni (Firenze), bassorilievo in ceramica, alto cm. 70.
13. La Pietra e il Pensiero: dono dell’artista Bruno Ambregi, scultura in pietra; una scultura che ricorda i luoghi prossimi all’Abbazia di San Miniato al Monte e l’amicizia che lega l’autore al Priore dell’Abbazia dom Bernardo Gianni; un omaggio al Papa che ha mostrato un pensiero innovativo e ha avvicinato persone e culture diverse.
14. Abbraccio all’umanità: dono dell’artista Enzo Pazzagli, scultura in bronzo placcata oro, altezza cm. 37 e larghezza cm. 25, peso 2 kg.; sulla croce si aprono quattro braccia che si tendono ad abbracciare il mondo.
15. Crocifisso 2015: dono dell’artista Daniele Castagnoli, scultura realizzata in occasione della visita di Papa Francesco a Firenze; la figura del Cristo crocifisso allontanando le braccia dall’asse orizzontale della croce si sporge in avanti per abbracciare il mondo, salvarlo dalle insidie dei nostri tempi; ai piedi della cro9ce è posta una barca stilizzata simbolo di una delle tragedie del presente, le migrazioni di popoli in fuga dalle guerre e dalla fame.
16. Medaglia commemorativa della visita del Santo Padre Francesco a Firenze: dono del Circolo Numismatico Mediceo; opera dello scultore Cesare Alidori, già presidente del Circolo; diametro mm. 60, bronzo gr 114 ca., argento 925 gr. 98 ca.;
tiratura br. 200, arg. 50; il cofanetto offerto al Papa contiene due riproduzioni della medaglia, l’una in argento e l’altra in bronzo; la medaglia riproduce su una faccia il volto di Papa Francesco, sull’altra alcuni monumenti fiorentini: Cattedrale, Battistero, Campanile di Giotto, Palazzo Vecchio, Galleria degli Uffizi; la scritta recita da un lato “S.S. Papa Francesco – Jorge Mario Bergoglio”, dall’altra “10 novembre 2015 –
Visita di S.S. Papa Francesco a Firenze”; nel biglietto di dedica si legge: “omaggio a Lei (Santo Padre) che con la Sua semplicità, le Sue parole, la Sua grande umiltà ed i Suoi comportamenti esemplari fa comprendere a tutti noi, pecorelle smarrite e confuse, i veri valori della nostra religione”.
17. Il Cristo della Concordia: dono del Centro Diurno Disabili di Cerbaiola, della USL 11; mosaico realizzato, sotto la guida di Silvano Salvadori, dagli ospiti del Centro, che, insieme agli operatori coordinati dalla dott.ssa Ignazia Sciabetta, lo dedicano "a Papa Francesco quale promotore del dialogo e della concordia tra i popoli";
il mosaico rappresenta una folla, con al centro Cristo, il quale tiene in mano una melagrana, "essa stessa cuore aperto, già nel Medioevo e nel Rinascimento simbolo della Chiesa che unisce in una sola fede numerosi popoli, mentre i suoi tanti chicchi indicavano i misteri della sapienza divina. Con essa Egli sposa il mondo rendendolo fecondo di figli e d’amore".
18. Vassoio: dono dei Ragazzi di Sipario; vassoio dipinto a mano, frutto del lavoro dei “ragazzi” (ora adulti) con disabilità intellettiva raccolti nella Cooperativa Sociale 'Sipario', promossa dai loro genitori "per ridare dignità alle persone disabili attraverso il lavoro"; nella realizzazione dell’opera ai ragazzi sono stati guidati dalla pittrice Stefania De Ninno, che li segue nei percorsi di formazione artistica, coordinati nel “Made in Sipario”, che si occupa di decorazione della carta e del legno e produce oggettistica per la casa e articoli da regolo.
19. Cesta di prodotti della terra: dono della 'Comunità di Sasso', un’esperienza fondata da don Nilo Nannini, che a Marradi (provincia di Firenze; diocesi di Faenza-Modigliana) accoglie una settantina di ragazzi e ragazze tossicodipendenti e alcool dipendenti con gravi problemi di giustizia e di marginalità sociale; a fondamento di tutto il progetto è l’esperienza del perdono.
Fonte: Ufficio Stampa Diocesano
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