Tutte le emozioni del Palio 2015: la gioia di Querciola, la rabbia di Massarella

La finale del Palio delle Contrade 2015 (foto Veronica Gentile per gonews.it)

Lacrime, gioia, tattiche, rabbia, allegria: questo è il Palio delle Contrade di Fucecchio, questo è il riassunto per emozioni di una giornata memorabile, la 35esima edizione tenutasi oggi, domenica 24 maggio.

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Si inizia poco dopo le 15: le tribune si riempiono e si arriva all'estrazione delle due batterie. Partiranno, in ordine di estrazione, Querciola, Botteghe, Ferruzza, Massarella, San Pierino, Borgonovo. A seguire Porta Raimonda, Cappiano, Samo, Porta Bernarda, Sant'Andrea, Torre. Le rivali storiche corrono insieme: Botteghe e Borgonovo, e le due porte.

Sul palco don Andrea Cristiani annuncia la benedizione del cencio in una modalità insolita: a cavallo. Una damigella porta l'ambito premio finale di fronte al parroco. Terminata la cerimonia si può iniziare.

PRIMA BATTERIA

Scendono nell'arena i primi 6 cavalli. Il mossiere Renato Bircolotti fa sfilare ogni contrada di fronte alla squadra di veterinari per accertarsi che non vi siano speroni. Subito la prima irregolarità: il fantino di San Pierino Andrea Coghe ha dei chiodi piantati nelle suole delle scarpe. Sarà l'unica scorrettezza di questo tipo. Alle 16 possono iniziare i giochi, ma ci vorrà almeno un'ora prima della vera partenza. La sorte ha fatto sì che Botteghe sia la prescelta per la rincorsa: senza l'avvicinamento del cavallo dei gialloviola la gara non parte. Si susseguono quattro false partenze e tre richiami dal mossiere: due per Botteghe e uno per Borgonovo.

Alla fine si parte, e proprio le contrade fallose non riusciranno a qualificarsi. Chi era dato per avvantaggiato passa il turno: Massarella (Rijhaid - Giuseppe Zedde) prima, seguita da Querciola (Tavel Pontadour - Simone Mereu) e Ferruzza (Narcisco - Giovanni Atzeni). Chiude San Pierino (Quisario - Andrea Coghe). Grande fatica per Bircolotti dirigere i fantini indisciplinati, ma il meglio arriverà in finale.

SECONDA BATTERIA

Tutto quello che si è visto nella prima gara non si ripete nella seguente: partenza immediata e nessuna irregolarità. Sant'Andrea sarà alla rincorsa, che effettua alla prima senza troppe tattiche di attesa.

Porta Raimonda riesce a qualificarsi prima con il cavallo scosso, ovvero senza fantino. . Torre (Oscar Sauro - Giosuè Carboni) seconda inaspettata, incontra l'acerrima nemica Massarella allo scontro finale. Medaglia di bronzo per Cappiano (Nottifrinnesmai - Enrico Bruschelli); chiude Sant'Andrea (Quercino - Valter Pusceddu). La rossazzurra Samo è la quarta eliminata dal torneo. Alle 17.45 tutto sembra essere pronto per il gran finale.

BATTERIA FINALE

Sono le 19 in punto quando Bircolotti chiama al canape i cavalli. Iniziano le schermaglie tra i rosazzurri di Massarella e i biancoazzurri della Torre. È il fantino Carboni a surriscaldare fin troppo gli animi: non tiene la posizione per insinuarsi sempre e comunque contro Massarella. Strategia che porta i contradaioli ad epiteti ingiuriosi sia verso il mossiere e verso il fantino. Tra i canapi manca solo Cappiano, che ha la rincorsa. Ma la zona calda riguarda comunque le contrade rivali di periferia. Dopo i due richiami per Carboni (Rijhaid si becca anche il suo frustino) Bircolotti decide di aprire la seconda busta, con un ordine diverso dei cavalli: Sant'Andrea, Querciola, Massarella, Raimonda, Torre, Ferruzza e San Pierino. Cappiano resta alla rincorsa.

Saranno sette le false partenze, tutte precedenti la seconda busta. Alla vera partenza, alle 20, accade l'irreparabile: le schermaglie fanno cadere a terra il fantino di Massarella Zedde. La rabbia dei rosazzurri è incolmabile, e mentre la gara prosegue cominciano gli avvicinamenti della tifoseria verso Torre. Durante la corsa Querciola si porta in vantaggio e diventa inarrestabile il secondo trionfo consecutivo. Ferruzza cerca il secondo posto ma Cappiano è più forte. Seguono  Raimonda, Sant'Andrea, San Pierino. Torre e Massarella chiudono.

Mentre arriva il cencio per i verdiarancio della Querciola, con la conseguente festa e discesa dei tifosi, i carabinieri corrono a dividere le contrade di Torre e Massarella. "Qualche schiaffo è volato - commenta una tifosa in lacrime massigiana -, ma da quelli della Torre è partita anche qualche bastonata. Per tutte le altre contrade è vietato portare bandiere coi bastoni e oggetti contundenti, mentre a loro è tutto concesso".

L'arena si svuota, solo due gruppi rimangono in lacrime: i vincitori che riescono nell'impresa del bis, i perdenti che recriminano un regolamento ingiusto e punizioni non esemplari.

"Anche questo è il palio", commentano i più. Nel frattempo il fantino Mereu esulta per la vittoria, portato in alto come il cencio 2015. I festeggiamenti continuano in piazza Aldo Moro.

Elia Billero

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