
La sua città natale dedica ad Arturo Checchi una mostra suggestiva tra il Museo Civico e la Fondazione Montanelli Bassi. A Fucecchio dal 16 maggio all’11 ottobre un percorso alla scoperta di uno dei grandi pittori del ‘900.
“Una Toscana autentica e suggestiva; dagli epigoni dei Macchiaioli ai nascenti movimenti europei del ‘900”, questo il titolo scelto dal coordinatore della mostra Pier Giuseppe Leo, raccoglie oltre cinquanta capolavori suddivisi in quattro nuclei: la collezione del Comune, la collezione della Fondazione Montanelli-Bassi, i collezionisti privati e la grafica.
Promossa dal Comune di Fucecchio e dalla Fondazione Montanelli Bassi, la mostra porterà i visitatori alla scoperta di un’artista immerso nella sua territorialità, di un pittore dal cartattere spigoloso e risoluto, che di sicuro non ha giovato alla sua promozione presso la critica militante.
Checchi fu un ingegno precoce: pittore eclettico, disegnatore straordinario capace di tesaurizzare la cultura figurativa del passato ed essere protagonista della contemporaneità: mantenne promesse e premesse.
Uomo di carattere, definizione che secondo Montanelli significa “di cattivo carattere”, Arturo Checchi non taceva ingoiando, come quando nel concorso del 1929, vinto da Aldo Carpi, ricordò di quest’ultimo i ripetuti viaggi a Roma, la sua parentela con Andreotti, l’amicizia con Ojetti e tutti i personaggi che Arturo nemmeno sapeva che sarebbero stati in giuria; e acidamente concludeva immaginando le dimissioni del vincitore per incapacità, e non sarebbe stata la prima volta. Povero Arturo, che ancora lo aspettavano delusioni successive, con protagonisti ancor più altisonanti e conseguenti clamorosi brogli. Del resto un caro amico del Checchi e suo maestro nel Liberty, Galileo Chini – lavorarono insieme nella Biennale di Venezia 1909 – si sarebbe pesantemente compromesso durante la visita di Hitler a Firenze nel 1938, attaccando la fantasmagoria di svastiche in città. Protestarono solo Chini e il Card. Della Costa, ma pagò solo Chini, essendo il cardinale protetto dal Concordato del 1929.
La mostra è un omaggio all’uomo e all’artista subito intuito con lungimiranza e buon senso di cronista e scrittore da Indro Montanelli, che proprio non regalava a cuor leggero patenti di stima.
Un vanto per Fucecchio, per il clima che si respira, la tradizione che c’è, il carattere della gente, il familiare paesaggio di fiume, padule, colline che amiamo vedere nell’arte di Arturo Checchi.
Coordinatore della mostra: Pier Giuseppe Leo
Alla realizzazione hanno collaborato: Francesca Bellucci, Franco Cenci, Aurora Del Rosso, Giulia Leporatti, Alberto Malvolti, Giovanni Malvolti, Roberto Milani, Lisa Sciagrà, Andrea Vanni Desideri.
Inaugurazione sabato 16 maggio alle ore 17 presso il Museo Civico e alle ore 18,30 presso la Fondazione Montanelli Bassi.
Sedi e orari della mostra
Museo Civico e Fondazione Montanelli Bassi
16 maggio/11 ottobre 2015
da martedì a venerdì ore 10-13, sabato e domenica ore 16-19 (agosto chiuso)
Informazioni
Museo Civico, Piazza Vittorio Veneto 27 - tel. 0571 268262 - museo@comune.fucecchio.fi.it
Fondazione Montanelli Bassi, Via G. di San Giorgio 4 - tel. 0571 22627 - info@fondazionemontanelli.it
Mostra a cura del Comune di Fucecchio, Museo di Fucecchio, Fondazione Montanelli Bassi, Terre del Rinascimento, Rete Museale del Valdarno di Sotto.
Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio stampa
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