
Federico Zini è un 'toscano all'estero' molto particolare. È passato da Malta e dalla Bulgaria, a Vratza dove lavora. Federico Zini è un calciatore di 21 anni con una brillante carriera alle spalle, che non disdegna 'un giro in centro a Pontedera' con gli amici o con la sua fidanzata.
Nome: Federico Zini
Anni: 21
Cresciuto a: San Donato di San Miniato
Studi: Scuole superiori, Ragioneria
Residenza e professione: Vratza, Bulgaria. Calciatore presso il Botev Vratza, squadra che milita nella serie cadetta.
Lavoro in Italia: Calciatore presso Cappiano Romaiano, Empoli, Borgo a Buggiano, Scandicci, Cuoiopelli Santa Croce e Riccione (squadre in ordine sparso). Iniziato dall'età di 6 anni in poi.
Prima esperienza all’estero: Malta, stagione 2013-2014.
La frase: "La maggior soddisfazione è poter fare il lavoro che mi piace e continuare a giocare".
Come sei arrivato prima a Malta e poi in Bulgaria?
Ero al Riccione a giocare, e il presidente Carmine Ferrara, che adesso gestisce la Battipagliese in Serie D, aveva preso in gestione la Msida St. Joseph Fc di Malta. Il mio procuratore mi propose questa chance: andai a fare gli allenamenti ma non ero convinto e tornai in Italia. Dopo qualche settimana la squadra ha cambiato la proposta e ho accettato.
Eri pronto a questa esperienza?
Ti dirò: in 5 anni di superiori sono stato rimandato ogni anno in lingua inglese! Adesso il problema non si pone dato che l'allenatore adesso parla proprio bulgaro. Comunque il calcio è uguale dappertutto. C'è stato solo un rallentamento dovuto alla lingua. Con i ragazzi che ho trovato ci siamo visti anche per le feste e con altri mi tengo in contatto. Adesso ho un contratto professionistico con cui posso vivere, c'è anche un cambio favorevole con i leva, la moneta locale. Sarebbe comunque uguale in qualsiasi paese, vengo pagato in euro con un contratto imposto dalla Fifa.
La vita e il lavoro all’estero sono diversi dall’idea che ti eri fatto prima di partire?
Pensavo fosse molto più facile, ma tutto cambia, soprattutto in Bulgaria. Quando per la prima volta mi dettero per cena latte e cetrioli, pensavo fosse uno scherzo e invece è così.
Torneresti in Italia o andresti all'estero?
Per ora va bene anche all'estero.
Cosa ti manca dell'Italia?
Tante cose, sono stato per le vacanze di Natale molte settimane a casa e ripartire è stata dura. Anche fare un giro sul corso a Pontedera, prendere la macchina, trovarsi con gli amici o la mia fidanzata non è più facile. Sono partito il 19 luglio 2014, mi dispiace anche solo vedere le foto dei miei amici in vacanza.
Hai qualche aneddoto sulla permanenza all'estero?
La neve a inizio settembre. Le nuvole che fendono il campo già alle 14.30. Il sole, che non si vede mai. Anche le persone che fanno gli allenamenti fuori dal campo, intorno allo stadio, mentre noi li facciamo in campo.
Qual'è la maggiore soddisfazione che c'è stata finora e quella che vorresti raggiungere?
Poter fare il lavoro che mi piace e continuare a giocare. Una delle grandi soddisfazioni fu il premio a Malta come migliore in campo, andai in televisione quel giorno.
Sogni qualche squadra dove poter andare?
Mi piacerebbe la Fiorentina, o anche Napoli per la tifoseria. Il 'sogno da Playstation' è il Real Madrid.
Elia Billero