Nuova legge su pesca e acquacoltura: si adeguerà alle disposizioni europee

Con 39 voti a favore è stata approvata la nuova legge sulla pesca e sugli interventi a sostegno delle attività professionali e di acquacoltura. Sul provvedimento si è astenuto il consigliere Gabriele Chiurli (Gruppo Misto).

Ad illustrare l’atto in Aula il presidente della commissione Agricoltura Loris Rossetti (Pd) che ne ha spiegato la ratio.

Il provvedimento nasce dall’esigenza di adeguare la normativa regionale alle disposizioni europee e nazionali. In particolare, il decreto legislativo del gennaio 2012 sul riassetto in materia di pesca ed acquacoltura, recependo le direttive europee, ha inciso sulla definizione di pesca professionale, sulla definizione di acquacoltura e su quella di imprenditore ittico nonché sul sistema sanzionatorio.

La disciplina del pescaturismo e dell’ittiturismo è stata adeguata alle disposizioni del decreto legislativo del 2012 nella parte in cui stabiliscono che esse rientrano nelle attività di pesca professionale se effettuate dall’imprenditore ittico.

Inoltre è stata prevista, per l’attività di pescaturismo, una comunicazione da parte dell’imprenditore alla Provincia avente valore informativo in luogo della segnalazione certificata d’inizio attività, tenendo conto del fatto che l’abilitazione all’attività è data, all’imprenditore ittico munito di licenza di pesca, dall’autorizzazione all’imbarco di persone diverse dall’equipaggio rilasciata dall’autorità marittima.

Riguardo al sistema sanzionatorio, invece, è stata ritenuta prevalente la competenza dello Stato e pertanto nella legge regionale si è fatto esplicito rinvio alle sanzioni statali, salvo che per quelle relative al pescaturismo e all’ittiturismo.

Nel confermare il voto favorevole, già espresso in commissione, il consigliere Claudio Marignani (Forza Italia) ha ribadito come si sia “saputo cogliere lo spirito che sta alla base del provvedimento, ossia semplificare e favorire un’attività in difficoltà”.

Dal consigliere Andrea Agresti (Ncd) è arrivata la raccomandazione, rivolta alla Giunta regionale, affinché siano “stretti i tempi sui regolamenti di attuazione".

Fonte: Regione Toscana

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