
La popolazione rom rappresenta la prima minoranza etnica dell’unione europea. Composta da dodici milioni di cittadini e cittadine, la minoranza rom è la più discriminata e non conosciuta. Stereotipi, ansie collettive sapientemente alimentate da stampa e tv, persecuzioni, leggi razziali, campi di concentramento e di sterminio, esclusione hanno relegato l’etnia rom ai margini della società.
La Popolazione rom è portatrice di una cultura umana antichissima, un popolo di lavoratori e lavoratrici, di artisti, musicisti, forgiatori di metalli, sapienti allevatori, scultori, pittori, registi ed attori cinematografici. Mai la popolazione rom ha condotto una guerra contro un altro popolo per avere una terra dove costruire un confine, un esercito, uno stato. Mai la popolazione rom ha voluto vivere separata dagli altri popoli. La popolazione rom è una popolazione di pace.
Accordi quadro europei, sottoscritti dallo stato italiano a bruxelles il 5 aprile 2011, promuovono la necessità di procedere alla piena inclusione sociale della popolazione rom. La conseguenza immediata dell’inclusione produrrà benefici fiscali ed economici per tutti strappando intere generazioni, decine di migliaia di famiglie, di bambini dalla miseria e povertà. Ogni manuale di politica economica insegna che la fioritura di ricchezza e commercio si basano sull’apertura, lo scambio, l’incontro tra domanda ed offerta. La banca centrale europea in accordo con la commissione europea, ha quindi previsto nel prossimo quadro finanziario, ingenti finanziamenti nel periodo 2014-2020.
L’Assemblea Del consiglio nazionale rom, svoltasi il 29 novembre 2013 c/o la casa delle culture di massa, in via pomario, ha confermato l’impegno e la comune volontà costruttiva del governo nazionale – ministero per l’integrazione, della prefettura – ufficio del governo territoriale, della provincia di massa – carrara. Il consiglio d’europa, impegnato a strasburgo per il forum mondiale della democrazia, continua ad esprimere vicinanza ed affetto alle istanze poste dai rom, dai sinti e dai caminanti.
Si riscontra la totale assenza della conferenza delle regioni e delle province, dell’anci, della regione toscana, dei comuni. Razzismo, illegalità e corruzione i principali fattori che, ad oggi, determinano la non applicazione della strategia nazionale di inclusione dei rom, dei sinti e dei caminanti. Deportazioni, persecuzioni, pulizie etniche dei territori, sgomberi disumani, azione di violenza, aggressioni contro i delegati, contro i rappresentanti della popolazione rom, sinti e caminanti, contro la società civile. Questo accade in italia. A milano, roma, firenze, scandicci, bari, la spezia, cremona ed a massa negli ultimi mesi sono continuate politiche di esclusione e violazioni di leggi nazionali ed europee.
Nel campo rom di via salviati a roma, durante una lotta contro il razzismo e l’apartheid, aggredito e percosso il rappresentante rom dragan sandor traicovic e la sua famiglia, nella giornata del 19 settembre 2013. Responsabile dell’aggressione il vice comandante della polizia municipale e gli agenti da lui diretti. A massa, durante lo sciopero della fame contro il razzismo e gli sfratti illegali, manifestazione condotta pacificamente, il legale rappresentante dell’associazione nazione rom è stato aggredito dalla polizia municipale: traumi repertati da pronto soccorso per le percosse ed i colpi subiti. In tutti e due i casi (roma e massa) sono state denunciate alla magistratura le azioni di violenza anti-rom, in tutti e due i casi le immagini registrate da telecamere confermano le aggressioni. Realtà vuole che i rappresentanti dei rom, dei sinti e dei caminanti aggrediti da pubblici ufficiali, avevano incontrato il ministro per l’integrazione cecile kyenge in una assemblea pubblica svoltasi all’interno del senato il 17 settembre 2013, circostanza nella quale è stato consegnato un dossier provante il razzismo anti rom nelle mani del ministro.
Dichiarazioni di politici italiani improntate al populismo, alla demagogia, alla discriminazione etnica, all’incitamento all’odio razziale anti rom. È il caso del consigliere del comune di massa di forza italia - stefano benedetti che su facebook, ha postato immagini relative allo sciopero della fame condotto dall’associazione nazione rom sotto il municipio, dove sono apparsi commenti di violenza e aperto razzismo denunciati allo stesso ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali – unar oltre che alla questura di massa – carrara. È Il caso dell’eurodeputato indipendente claudio morganti e di comunicati stampa razzisti e discriminatori dove la popolazione rom viene definita come altra dalla società civile.
I cittadini rom sono cittadini italiani e cittadini europei, sono disabili, anziani, giovani come tutti gli altri cittadini. I cittadini rom sono la societa’ civile: questa è composta da tutte le minoranza etniche e dalla popolazione maggioritaria. Vivere nella pace, nell’armonia, nella difesa ed affermazione della vita umana è responsabilità, è priorità per ogni cittadino e cittadina.
Al fine di tutelare la vita della società civile, l’assemblea pubblica del consiglio nazionale rom - citta’ di massa ha deciso di aprire uno sportello permanente all’interno della casa della cultura in via pomario. L’ufficio fornirà consulenza gratuita e tutela per l’applicazione dei quattro assi previsti dalla strategia nazionale: casa, lavoro, protezione sanitaria ed inclusione scolastica. La richiesta è stata protocollata il 3 dicembre nel municipio di massa – ufficio patrimonio. Lo sciopero della fame, in corso sotto il comune, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e gli amministratori al fine di una positiva soluzione della vertenza in atto.
Fonte: Associazione Nazione Ron
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